CAMPI BISENZIO – Come era prevedibile, il dibattito sulla presentazione del libro di Francesca Totolo – poi cancellata per la revoca della sala consiliare da parte della presidenza del consiglio – non si è fermato. Con prese di posizione, da una parte e dall’altra, che vanno dai giornali ai social, passando per le piazze e le strade di Campi: insomma è l’argomento del momento. “Ritengo che non sia corretto revocare la sala a un gruppo politico. A parte tutte le mistificazioni contro una scrittrice che non è esponente di alcun partito politico e non si è mai candidata a ricoprire alcuna carica. L’autrice è indipendente e va da chiunque la invita. Questa è la pura e semplice verità. Ognuno ha il diritto di esprimere un’opinione. Soprattutto i diritti dei gruppi di minoranza vanno rispettati dalla maggioranza. Qui il tema sono le donne che sono le prime vittime, come le persone fragili. La cronaca e le statistiche dimostrano la notevole incidenza dell’immigrazione clandestina sul “fenomeno” in questione”: a dirlo è Roberto Valerio, capo gruppo di Fratelli d’Italia (nella foto). “In questo modo viene calpestata la libertà espressione di un gruppo di opposizione. Questi sono i fatti, – aggiunge Valerio – siamo nel regno dell’intolleranza che predica la tolleranza. Quanto ai problemi di ordine pubblico penso non li creiamo di certo noi. E non si possono reprimere le libertà democratiche dei cittadini semplicemente in base al dissenso di qualcuno o alla minaccia che chi non tollera crei disordine. Quando mai noi abbiamo impedito a qualcuno di manifestare la propria opinione? Se venisse negato questo diritto a un comunista, da liberale, io sarei il primo a difenderlo. La cosa più triste è che questa iniziativa era pensata alla vigilia della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Un tema che dovrebbe generare solidarietà, non un circolo mediatico del genere. Si era aperta anche la possibilità della madre di una delle vittime che avrebbe voluto intervenire per raccontare la sua storia in video collegamento. Questa sceneggiata indecorosa non è rispettosa verso le vittime di cui parla il libro e l’immenso dolore, mai sanabile, dei loro familiari”.
Nel dibattito è intervenuta anche l’autrice del libro, Francesca Totolo: “Si sono inventati supposti “motivi di ordine pubblico”, nonostante la sottoscritta abbia fatto circa 300 presentazioni/conferenze dove non è volata nemmeno una mosca. Forse avevano paura di una violenta irruzione degli antagonisti come già successo a Roma, Bologna e Torino? La sinistra ha seppellito ancora una volta le vittime dell’immigrazione per non svelare il fallimento della società multiculturale. La sinistra ha censurato anche Alessandra Verni, mamma di Pamela Mastropietro, che sarebbe dovuta intervenire da remoto perché reduce da un intervento per l’asportazione di un tumore al seno. Non erano i fieri rappresentanti del femminismo? Inoltre, i sedicenti sostenitori di ogni tipo di libertà hanno diffuso menzogne sulla mia persona. Non sono mai stata un esponente politico e non sono certamente una complottista visto che utilizzo dati ufficiali sia nelle ricerche sia nei libri. Infine, ringrazio la sinistra per avere confermato per l’ennesima volta la sua vera natura”.
“Fondamentale – scrive il Pd sulla propria pagina Facebook – che sia stata portata all’attenzione della politica e della società civile questa questione, abbiamo lanciato l’allarme e ci siamo mobilitati insieme alle forze antifasciste della città, unito i gruppi di centrosinistra all’opposizione e fermato questa vergogna. Ora ci aspettiamo che, chi si è preso la responsabilità di approvare l’autorizzazione per l’utilizzo della sala consiliare “Sandro Pertini” tragga le conclusioni politiche di questa vicenda e rassegni le dimissioni a seguito di una scelta politica irrispettosa della comunità di Campi Bisenzio e della sua storia”.