Liceo, Tagliaferri (SI) “Fare chiarezza sulla vicenda”

CAMPI BISENZIO – Fare chiarezza sulla vicenda del liceo Agnoletti, lo chiede il consigliere di Sinistra Italiana Andrea Tagliaferri che polemizza con il capo gruppo Pd Loiero per aver “etichettato” “sistematicamente le critiche e il confronto giusto e sano in ‘polemiche strumentali’. L’arroganza del capogruppo del Partito Democratico e dell’intera classe dirigente – dice Tagliaferri […]

CAMPI BISENZIO – Fare chiarezza sulla vicenda del liceo Agnoletti, lo chiede il consigliere di Sinistra Italiana Andrea Tagliaferri che polemizza con il capo gruppo Pd Loiero per aver “etichettato” “sistematicamente le critiche e il confronto giusto e sano in ‘polemiche strumentali’. L’arroganza del capogruppo del Partito Democratico e dell’intera classe dirigente – dice Tagliaferri – e la poca disponibilità a comprendere le ragioni altrui hanno portato negli anni a una decina di dimissioni di consiglieri comunali e tre passaggi nelle fila dell’opposizione e questo è un dato incontrovertibile”.

Sul liceo Agnoletti, per evitare dice Tagliaferri che il dibattito si trasformi “in una tifoseria tra chi vuole il liceo in via Garcia Lorca e chi no” gli aspetti sono due. “Il primo aspetto – dice Tagliaferri – riguarda le motivazioni che hanno portato il Sindaco e vice sindaco tramite comunicato stampa e sito del Comune a mentire, coscienti di farlo, che la soppressione del Liceo non ci sarebbe stata, quando in realtà loro avevano già firmato due protocolli d’intesa. E questo è un atto gravissimo”. Il secondo motivo, dice Tagliaferri “che noi poniamo riguarda non il liceo in quanto tale, ma quale tipo di offerta formativa noi offriamo a questa città. Il punto è che personalmente ho studiato cinque anni a Sesto Fiorentino, per più di cinque anni ho frequentato le biblioteche e i parchi sestesi, ho consumato nei bar e ristoranti di Sesto Fiorentino e fatto attività ricreativa culturale in quella città. Come me migliaia di ragazzi che per motivi di offerta scolastica sono costretti a migrare in altre città lasciando questa città sostanzialmente vuota durante la maggior parte dell’anno”.

“Si è molto parlato in questi anni – prosegue Tagliaferri – di come Campi sia diventata una città dormitorio ecco noi crediamo siano queste tipo di scelte che trasformano le Città in periferie, le città in dormitorio”.

Tagliaferri aggiunge che “non rivendichiamo il progetto del liceo scientifico cosi come è, noi rivendichiamo il progetto di un’offerta formativa secondaria superiore per dare la possibilità a questa città di essere vissuta dalle nuove generazioni (quantomeno si potrà scegliere)  cosi come accade a Sesto Fiorentino e Calenzano con l’Università”.

Secondo il consigliere di Sinistra Italiana “l’errore politico e storico è stato accettare la soppressione senza chiedere, anzi pretendere, uno sviluppo futuro per migliorare quel progetto iniziato nel 2001 non di un liceo scientifico ma bensì di una Scuola secondaria superiore. Dovevamo lavorare insieme al Comune di Signa per chiedere alla città metropolitana uno studio approfondito su quale tipologia di istituto poteva insediarsi e prima di firmare per la soppressione del liceo scientifico proporre un progetto alternativo”.