Lucrezia Lante della Rovere al Dante con “Come tu mi vuoi” di Pirandello

CAMPI BISENZIO –  Sarà Lucrezia Lante Della Rovere la protagonista di “Come tu mi vuoi” di Luigi Pirandello in scena venerdì 15 e sabato 16 marzo al Teatro Dante. Lo spettacolo è un libero adattamento di Masolino D’Amico con le scene di Francesco Ghisu e la regia Francesco Zecca. Ispirata a una celebre vicenda giudiziaria (il caso Canella-Bruneri […]

CAMPI BISENZIO –  Sarà Lucrezia Lante Della Rovere la protagonista di “Come tu mi vuoi” di Luigi Pirandello in scena venerdì 15 e sabato 16 marzo al Teatro Dante. Lo spettacolo è un libero adattamento di Masolino D’Amico con le scene di Francesco Ghisu e la regia Francesco Zecca.
Ispirata a una celebre vicenda giudiziaria (il caso Canella-Bruneri che tenne gli animi sospesi sulla vera identità della persona) la commedia riguarda un personaggio enigmatico di cui all’inizio non si conosce il nome, l’Ignota: ballerina nella Berlino nel dopoguerra, femme fatale mondana contesa tra l’amante Carl Salter col quale vive e l’italiano Bruno Pieri che ritrova in essa Lucia, la sua moglie scomparsa. L’Ignota si fa come gli altri la vogliono, un corpo senza nome in attesa che qualcuno se lo prenda.
Scritta per Marta Abba, Come tu mi vuoi è la sola commedia di Pirandello ambientata almeno parzialmente fuori d’Italia, il primo atto si svolge nella Berlino degli ultimi anni venti, quella dei cabaret di Grosz e Kurt Weill. Qui la protagonista, una donna che l’autore chiama l’Ignota, balla e intrattiene i clienti in un locale equivoco, ma in realtà è mantenuta da un ricco e vizioso scrittore che la soffoca con le sue ossessioni. L’occasione per sfuggire a lui e alle ambigue offerte della sua giovane figlia, anch’essa innamorata di lei, si presenta all’Ignota quando uno sconosciuto italiano, riconosce o crede di riconoscere nella donna la moglie di un suo amico, scomparsa dieci anni prima durante la Grande Guerra, quando le truppe austrogermaniche invasero il paesino friulano dove la coppia abitava, saccheggiando la loro casa. Anche in Come tu mi vuoi Pirandello lascia che le cose si chiariscano gradualmente, tenendo lo spettatore il più possibile all’oscuro di quello che veramente accade e poi da ultimo sorprendendolo con un finale ambiguo, che ribadisce l’impossibilità di raggiungere una verità che valga per tutti.