Manzi fra i grandi di Firenze: un suo autoritratto donato alla Galleria degli Uffizi

CAMPI BISENZIO – Vive da tempo a Mercatale, in una delle zone del Chianti che profumano maggiormente di vino e di terra da coltivare. A Campi ha il proprio museo e domani, mercoledì 9 maggio, sarà un giorno destinato a restare impresso per sempre fra i suoi pensieri. Stiamo parlando di Antonio Manzi, anzi “del […]

CAMPI BISENZIO – Vive da tempo a Mercatale, in una delle zone del Chianti che profumano maggiormente di vino e di terra da coltivare. A Campi ha il proprio museo e domani, mercoledì 9 maggio, sarà un giorno destinato a restare impresso per sempre fra i suoi pensieri. Stiamo parlando di Antonio Manzi, anzi “del Manzi”, a cui il direttore della Galleria degli Uffizi, Eike D.Schmidt, rimasto affascinato dalla sua espressione artistica, ha commissionato un autoritratto: che l’artista stesso donerà alla Galleria, dove sarà ospitato insieme ai grandi di sempre. Tutto si compirà domani alle 12 mercoledì 9 maggio, nella Sala Bianca di Palazzo Pitti: un onore unico. Un riconoscimento in vita. Un punto di arrivo in un percorso comunque senza fine. Come scalare una montagna, arrivare a uno scorcio su un panorama da sogno. Ma poi ripartire. Verso la vetta.

“Io ho sempre espresso quello che ho vissuto – racconta – e la mia arte emoziona perché è dentro la vita. E ha dentro la vita”. Una vita condensata nel Museo donato nel 2007 a Campi Bisenzio, con 130 opere. Ma non solo: “Ho fatto tutto io, l’ho progettato, ristrutturato, pensato. Compreso lo spazio didattico e il laboratorio per bambini. Mille metri quadrati che devono divulgare il messaggio della bellezza”.

E proprio lì, in quel Museo, un giorno è arrivato il direttore Schmidt. Che si è imbattuto “nel Manzi”. E non ha potuto più distogliere lo sguardo: “Quando entrò – ricorda l’artista – il suo voltò, non so come spiegarlo, cambiò. Iniziò a passeggiare fra le opere, emozionandosi”. “Disse – aggiunge – che non era un critico d’arte, ma un uomo che voleva essere emozionato dall’arte. E lì c’era emozione. Di fronte a tutti disse che dovevo fare un mio autoritratto per donarlo alla Galleria degli Uffizi, per essere poi posizionato nel Corridoio Vasariano”. E domani sarà il grande giorno.

(Si ringrazia per la collaborazione www.ilgazzettinodelchianti.it)