Maurizio Acerbo alla Gkn, con il Partito della Rifondazione Comunista: “Confermato il nostro sostegno alla lotta”

CAMPI BISENZIO – Il Partito della Rifondazione Comunista conferma “la sua solidarietà – si legge in una nota – e il suo sostegno alla mobilitazione dei lavoratori della Gkn, qualsiasi forma sceglieranno per la loro lotta. Oggi abbiamo raggiunto la fabbrica poco prima dell’assemblea aperta, con il segretario nazionale e alcune delle figure istituzionali del […]

CAMPI BISENZIO – Il Partito della Rifondazione Comunista conferma “la sua solidarietà – si legge in una nota – e il suo sostegno alla mobilitazione dei lavoratori della Gkn, qualsiasi forma sceglieranno per la loro lotta. Oggi abbiamo raggiunto la fabbrica poco prima dell’assemblea aperta, con il segretario nazionale e alcune delle figure istituzionali del territorio che abbiamo contribuito ad eleggere nei comuni dell’area e in Città Metropolitana”. Presente anche Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista: “La Gkn, come azienda, acquistando Augusta, ha incassato dallo Stato centinaia di milioni mai restituiti, ora pensano di chiudere e delocalizzare all’estero. Draghi mostri di essere capace di fare qualcosa sul serio, perché finora ha fatto solo gli interessi del grande capitale. Questa non è un’azienda “decotta”, ci sono professionalità da salvaguardare. Draghi si ricordi cosa fece La Pira e ne segua l’esempio”.

“Non possono bastare i tavoli rituali e le parole di circostanza, – ha aggiunto Lorenzo Ballerini, capo gruppo di Campi a Sinistra – quanto accade è la logica conseguenza di una centralità del lavoro che da troppo tempo manca a tutti i livelli della politica, anche sul piano locale. Dobbiamo essere in grado di sostenere le lotte che verranno decise in fabbrica durante l’assemblea permanente”. Insieme a loro i rappresentanti dei Circoli della piana, il consigliere della Città Metropolitana Enrico Carpini, i consiglieri del Comune di Firenze Dmitrij Palagi e Antonella Bundu e quelli di altri Comuni dell’area fiorentina fra cui Caterina Corti, di San Piero e Scarperia.