Misericordia di Calenzano: sono partiti gli aiuti verso Campi Bisenzio

CALENZANO – I volontari della Misericordia di Calenzano si sono tirati su le maniche, hanno preso mezzi e badili e si sono organizzati per portare il loro aiuto a Campi Bisenzio travolta dall’alluvione. “Le terribili immagini che arrivavano dai Comuni limitrofi – afferma il presidente della Misericordia di Calenzano Paolo Pineti – ci hanno spinto immediatamente […]

CALENZANO – I volontari della Misericordia di Calenzano si sono tirati su le maniche, hanno preso mezzi e badili e si sono organizzati per portare il loro aiuto a Campi Bisenzio travolta dall’alluvione. “Le terribili immagini che arrivavano dai Comuni limitrofi – afferma il presidente della Misericordia di Calenzano Paolo Pineti – ci hanno spinto immediatamente a organizzarci nel migliore dei modi possibili per tentare di aiutare il prossimo. Già venerdì mattina sono partite alcune squadre composte da soli volontari: alcune si sono dirette all’ospedale di Prato, dove l’allagamento dei piani inferiori ha reso inagibile il pronto soccorso e inutilizzabili gli ascensori”. 

Gruppi di volontari hanno aiutato il personale opedaliero a trasportare su e giù per i tre piani medicinali, macchinari e pazienti stessi, che necessitavano di spostarsi tra i vari reparti. “Altre squadre – prosegue Pineti – sono state invece impegnate sul territorio fiorentino, portando a termine vari trasferimenti e dimissioni dai pronti soccorsi di tutta la città. I volontari non si sono fermati neppure di notte, dando il cambio ai confratelli ancora operativi all’ospedale di Prato, dove alcune squadre sono state impiegate anche stamattina. Tutto questo oltre all’ordinario servizio di copertura dei turni di emergenza 118 e dell’espletamento dei servizi regolari. Infine, molti dei nostri ragazzi si sono recati e si recheranno anche nei prossimi giorni verso Campi Bisenzio per aiutare a ripulire case e strade dal fango. La situazione è tragica, ma è bello vedere in quanti si siano immediatamente prodigati per dare una mano”.