Misericordia di Campi, contro il maltempo si affida alla tecnologia

CAMPI BISENZIO – E’ una Misericordia di Campi sempre più tecnologica. E la dimostrazione è arrivata in occasione dell’ultima ondata di maltempo, quella di inizio dicembre, che ha colpito anche la Piana. Lo dimostra la nuova webcam, dalla quale è stata “scattata” la foto che pubblichiamo qui di seguito e che ha immortalato il Bisenzio […]

CAMPI BISENZIO – E’ una Misericordia di Campi sempre più tecnologica. E la dimostrazione è arrivata in occasione dell’ultima ondata di maltempo, quella di inizio dicembre, che ha colpito anche la Piana. Lo dimostra la nuova webcam, dalla quale è stata “scattata” la foto che pubblichiamo qui di seguito e che ha immortalato il Bisenzio nel momento di massima piena. La webcam è stata installata dalla Misericordia – previa autorizzazione del Comune – e viene usata principalmente “per il controllo del fiume – spiegano dall’associazione – e che questo sia sgombro da eventuali flussi di acqua eccessivi o detriti. La webcam è sempre on line ed è a disposizione del servizio di Protezione civile comunale”. Un progetto, questo, nato da un’idea della stessa Misericordia e che prevede l’installazione di una seconda telecamera alla confluenza della Marina con il Bisenzio all’altezza di Villa Montalvo: “In questo modo – aggiungono – avremo un controllo della situazione sia a monte che a valle e, insieme alla postazione di rilevamento presente al casello idraulico a San Piero a Ponti, consentirà di avere un monitoraggio costante in ogni momento del giorno e della notte. Quello di inizio dicembre è stato il “battesimo” della prima telecamera, con ottimi risultati, perché ci ha consentito di tenere sotto controllo il fiume dalla sala operativa e dal nostro servizio di piena”. Ma non è finita qui perché, nella stessa occasione, la Misericordia ha fornito alla sala operativa della Protezione civile le proprie “le valigie emergenza” con radio e portatili che sono stati utilizzati dalle associazioni comunali che così hanno avuto un collegamento diretto con la sala operativa. Si tratta di una valigetta totalmente stagna, autosufficiente, con un ricetrasmettitore VHF e alimentata a batteria.