Misericordie, arriva l’ambulanza-scuola che simula la realtà

CAMPI BISENZIO – Da questo fine settimana le Misericordie della Toscana possono contare su un ulteriore strumento per la formazione dei propri volontari, grazie al nuovo “centro mobile di simulazione”: un’ambulanza-scuola dotata di un’attrezzatura elettronica-informatica capace di simulare al massimo grado di fedeltà una situazione di emergenza, per consentire ai volontari che operano nell’emergenza sanitaria […]

CAMPI BISENZIO – Da questo fine settimana le Misericordie della Toscana possono contare su un ulteriore strumento per la formazione dei propri volontari, grazie al nuovo “centro mobile di simulazione”: un’ambulanza-scuola dotata di un’attrezzatura elettronica-informatica capace di simulare al massimo grado di fedeltà una situazione di emergenza, per consentire ai volontari che operano nell’emergenza sanitaria di esercitarsi in uno scenario virtuale ma identico alla realtà.

La nuova ambulanza, in dotazione alla confraternita di Montemurlo, è stata allestita con il contributo e la collaborazione della Federazione regionale delle Misericordie e sarà utilizzata all’interno dei progetti formativi della stessa Federazione.

Si tratta del primo mezzo in Toscana adibito a centro di simulazione mobile. “La nuova ambulanza – si legge in una nota – si inserisce nel progetto della Federazione regionale delle Misericordie dedicato alla formazione permanente dei volontari impegnati nell’emergenza-urgenza per conto del 118 e che ha già portato alla realizzazione di due “simulation room”, presso la Misericordia di Sesto Fiorentino e quella di Viareggio.

Da due anni, infatti, le Misericordie della Toscana hanno avviato l’utilizzo della “tecnica di simulazione medica ad alta fedeltà”, che affianca questo nuovo metodo ai percorsi tradizionali di formazione dei volontari soccorritori che operano nell’ambito del 118; si tratta di ricreare scenari infrequenti, complessi e ad alto rischio, nei quali i soccorritori e sanitari possono ritrovarsi a operare. Con questo metodo hanno l’opportunità di mettere in pratica le proprie abilità e competenze, in modo da approfondire ed esercitare nuove conoscenze, e soprattutto di analizzare e comprendere (per poterle gestire meglio nelle situazioni di emergenza reale) le emozioni dei singoli partecipanti.

Il progetto è nato nel 2015 con la costituzione di un primo gruppo di formatori specializzati in questa tecnica per la Toscana centrale (Firenze, Prato, Pistoia ed Empoli). E un anno fa è stata realizzata la prima “stanza di simulazione” presso la Misericordia di Sesto Fiorentino. Nel marzo scorso è nato anche il gruppo di formatori Toscana Nord-Ovest, che opererà nelle aree Versilia, Massa, Lucca, Pisa e Livorno e potrà contare, d’ora in avanti, sulla “simulation room” della Misericordia di Viareggio. Entro la fine dell’anno anche la zona Sud-Est avvierà questo percorso formativo.