Misericordie, Ceccherini: “Giani non rispetta le intese e offende migliaia di volontari”

FIRENZE – Dopo la dura presa di posizione di ieri delle Misericordie toscane “sulla scarsa attenzione dalla Regione, nonostante la pandemia, nei confronti delle associazioni e dei loro volontari” (e l’intento di manifestare davanti a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della giunta regionale, invadendo con le ambulanze piazza Duomo il prossimo 25 settembre), le dichiarazioni rilasciate […]

FIRENZE – Dopo la dura presa di posizione di ieri delle Misericordie toscane “sulla scarsa attenzione dalla Regione, nonostante la pandemia, nei confronti delle associazioni e dei loro volontari” (e l’intento di manifestare davanti a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della giunta regionale, invadendo con le ambulanze piazza Duomo il prossimo 25 settembre), le dichiarazioni rilasciate oggi dal presidente della Regione, Eugenio Giani, a un quotidiano fiorentino, hanno innescato, come era prevedibile, ulteriori polemiche.

“Quelle del presidente Eugenio Giani sono parole che non rendono onore ma, anzi, che offendono migliaia e migliaia di fratelli e sorelle che giornalmente, per tutto l’anno, in estate e in inverno, svolgono silenziosamente tantissimi servizi di carità e servizi alla comunità”. Così il presidente del Coordinamento Misericordie Area Fiorentina, Andrea Ceccherini, commenta l’intervista del presidente della Regione (“Più che volontari ora sono aziende”) per criticare appunto la decisione delle Misericordie toscane di manifestare a Firenze per denunciare la scarsa attenzione che la Regione ha dimostrato nei confronti del servizio svolto dalle Confraternite nell’affrontare il Covid.

“Lo sforzo immane che le nostre associazioni hanno fatto in questi ultimi 18 mesi, – spiega Ceccherini – in termini di risorse umane e finanziarie, deve essere necessariamente riconosciuto. Se siamo arrivati a questo punto è perché qualcuno non ha rispettato le intese. Nessuno disconosce il ruolo e l’impegno della nostra Regione in questo periodo di pandemia, per questo riteniamo che le parole di Giani, che definisce “imprese” le Misericordie, non possano essere il frutto di una convinzione, ma che siano solo un maldestro e offensivo tentativo di uscire da una situazione di difficoltà e di imbarazzo nei confronti di tutte quelle persone che con dedizione e amore dedicano il loro tempo agli altri”. “Anche noi, come le altre Misericordie della nostra regione – conclude il presidente dell’Area Fiorentina – auspichiamo che si tratti solo di un equivoco. In caso contrario, da Giani ci aspettiamo parole di chiarimento e magari di scusa”.