Misericordie, nel consiglio nazionale di presidenza un tris di fiorentini (ma uno è campigiano). Gli obiettivi

FIRENZE – Un consiglio “a termine”, ovvero con il compito di traghettare la Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia alle elezioni del prossimo 19 giugno, ma non per questo con obiettivi ambiziosi. E con una forte rappresentativa fiorentina. Se Ugo Bellini, infatti, è il nuovo presidente facente funzioni dopo le dimissioni di Roberto Trucchi, sono entrati […]

FIRENZE – Un consiglio “a termine”, ovvero con il compito di traghettare la Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia alle elezioni del prossimo 19 giugno, ma non per questo con obiettivi ambiziosi. E con una forte rappresentativa fiorentina. Se Ugo Bellini, infatti, è il nuovo presidente facente funzioni dopo le dimissioni di Roberto Trucchi, sono entrati a farne parte Paolo Nencioni (Misericordia dell’Antella), nel ruolo di tesoriere, Andrea Ceccherini (Misericordia di Firenze), con delega ai rapporti con le istituzioni, e Cristiano Biancalani (Misericordia di Campi Bisenzio) con delega invece ai rapporti con le partecipate. Un consiglio che si è posto l’obiettivo di ricreare un’immagine nuova di Confederazione in modo che possa tornare a recitare il ruolo che le spetta a livello nazionale, sia che si parli di emergenze, sia che si parli di assistenza sanitaria. I servizi sulle ambulanze, come ha sottolineato il presidente Bellini, “sono infatti la punta dell’iceberg ma sotto c’è un mondo intero che deve tornare a essere protagonista, a occupare quel “posto” che a Confederazione compete”.

Senza dubbio pochissimi i quattro mesi di lavoro che il nuovo consiglio ha di fronte a sé, ma al termine dei quali, come ha ribadito il presidente Bellini, “l’obiettivo è quello di lasciare dei “paletti” a chi subentrerà, in modo che la Confederazione sia forte sia all’interno ma anche all’esterno. Abbiamo tanto da raccontare e dobbiamo essere bravi a fare in modo che quella che lasceremo sia una Confederazione maggiormente votata proprio all’esterno. In che modo? Ricompattando il movimento, perché è necessario continuare a lavorare tutti insieme e nella stessa direzione. Personalmente spero davvero che tutto il Movimento cambi volto, alzando al tempo stesso la qualità di quello che offriamo. E mi farebbe piacere che ogni consigliere riuscisse a raggiungere, in modo concreto, anche un solo obiettivo di quelli che ci siamo prefissati nei rispettivi settori”.

Concetti ribaditi da Ceccherini, che ha aggiunto: “Il Coordinamento fiorentino delle Misericordie è ben rappresentato. I traguardi che vogliamo raggiungere sono importanti ma soprattutto è importante riportare tranquillità ed evitare fughe in avanti. Costruire qualcosa di significativo in pochi mesi sarà complicato ma noi ce la metteremo tutta”. “Sarà importante – ha aggiunto Nencioni – proseguire con un taglio diverso rispetto al passato e ridare speranza dentro e fuori dal Movimento. In quattro mesi non possiamo cambiare il mondo, dovremo essere bravi a tenere alta la bandiera, fare squadra, creare una sinergia degna di questo nome un po’ a tutti i livelli. In parole povere, arginare, contenere, provare a dare un volto nuovo alla Confederazione e lasciare un testimone meno indolore a chi verrà dopo di noi”.

“Questa chiamata — conclude Biancalani – è arrivata inaspettata ma allo stesso tempo gradita, e per questo ringrazio Ugo per la stima. Un breve percorso che servirà a conoscere da vicino questa importante realtà nazionale per il quale spero di essere all’altezza di rivestire questo ruolo e di fare qualche azione concreta per la delicata delega affidatami; lo farò mettendomi a servizio come ho sempre fatto nel contesto di Campi Bisenzio, dove opero da tanti anni. Sono anche io convinto sia necessario un cambio di passo, ferma restando la fraterna riconoscenza a tutti i membri uscenti del precedente consiglio di presidenza per il servizio svolto in un contesto veramente difficile. E mi fa estremo piacere percorrere questo breve tratto di strada insieme ad amici che stimo tantissimo, quali sono i miei concittadini Andrea e Paolo, e persone splendide e appassionate al Movimento anche se da poco conosciute, come gli amici Ugo, Lisa, Vincenzo ed Elio insieme alla benevola presenza di monsignor Franco Agostinelli, la nostra necessaria guida spirituale”.