Moschea. PerSesto “Importante aprire il tavolo di confronto”

SESTO FIORENTINO – PerSesto interviene nel dibattito che si è sviluppato dopo l’audizione di questa mattina in Municipio alla quarta commissione dell’Imam di Firenze Izzeddin Elzir sulla costruzione della Moschea a Sesto Fiorentino. “La cosa più importante crediamo sia la conferma della disponibilità, nonostante il carattere privato della trattativa, già comunicata durante la scorsa assemblea, di […]

SESTO FIORENTINO – PerSesto interviene nel dibattito che si è sviluppato dopo l’audizione di questa mattina in Municipio alla quarta commissione dell’Imam di Firenze Izzeddin Elzir sulla costruzione della Moschea a Sesto Fiorentino.

“La cosa più importante crediamo sia la conferma della disponibilità, nonostante il carattere privato della trattativa, già comunicata durante la scorsa assemblea, di aprire un tavolo di confronto con la città e con il proprio tessuto associativo – si legge nella nota di PerSesto – sia sulle caratteristiche architettoniche del nuovo Centro Culturale Islamico, attraverso un percorso di Idee che si attiverà probabilmente nella prossima primavera che, soprattutto, sugli aspetti di integrazione culturale legati alla realizzazione della Moschea stessa. Al di la delle domande, spesso fuori luogo e al limite della maleducazione, della consigliera di Forza Italia, che cerca di scimmiottare posizione più estremiste di intolleranza senza però riuscire a calarsi nella parte fino in fondo, il confronto di due ore è stato piacevole e interessante e ha fatto emergere ancora una volta un fatto importante e innovativo, che parrebbe Sesto al centro di un modello mondiale di integrazione, rispetto e dialogo: due comunità religiose, cattolica e musulmana, una comunità accademica, l’Università di Firenze, l’Amministrazione Comunale ed il tessuto associativo e i cittadini insieme per aprire un confronto costante per conoscersi e per capire e affrontare le diversità partendo dai punti in comune. Un messaggio chiaro, forte e che crede nel rispetto e nella fratellanza, senza paure e senza preconcetti”.