Muffa, topi, scarafaggi, portone rotto: scoppia la protesta delle case popolari di Sant’Angelo

CAMPI BISENZIO – “Siamo costretti a vivere nella muffa, con grandi infiltrazioni su tutte le pareti e a tenere chiuse le finestre con accorgimenti di fortuna, siamo invasi da topi e scarafaggi ed il portone del condominio non si chiude da anni”. Sono un fiume in piena i residenti della case popolari di via di […]

CAMPI BISENZIO – “Siamo costretti a vivere nella muffa, con grandi infiltrazioni su tutte le pareti e a tenere chiuse le finestre con accorgimenti di fortuna, siamo invasi da topi e scarafaggi ed il portone del condominio non si chiude da anni”. Sono un fiume in piena i residenti della case popolari di via di Sant’Angelo, 126 che oggi hanno voluto rendere pubblica la loro protesta esibendo striscioni e lenzuoli. Maddalena, Filippa e Rita non si tirano indietro, anzi e hanno mostrato la vera situazione di abbandono e degrado che sono costretti a vivere. Presente sul posto anche Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia a Campi, che da anni segue la vicenda e che nei giorni scorsi ha protocollato una nuova interrogazione alla giunta.

I problemi di questa palazzina, come illustrato dagli stessi residenti, “sono tanti: il cancello perimetrale è divelto da anni a causa di un incidente stradale e mai ripristinato, il portone condominiale è rotto (non si chiude e si apre con estrema difficoltà) e non funzionante da almeno 4 anni, con relativi problemi di sicurezza, pluviali e grondaie sono rotte gli infissi esterni sono completamente logorati e a rischio crollo come già avvenuto per l’anta della persiana collocata presso l’immobile al primo piano che ha rischiato cadendo di colpire una persona nel giardino, le pareti degli alloggi presenti nella palazzina risultano coperti da muffe, persistono infiltrazioni d’acqua piovana e dai tubi di scarico all’interno degli appartamenti, i cornicioni cadono a pezzi, è stata riscontrata la presenza di topi nell’intercapedine tra il tetto e i solai e si segnala, ancora la presenza di scarafaggi”.

“Abbiamo parlato tante volte con il sindaco, l’assessore al sociale e con Casa spa che gestisce l’immobile. La situazione è nota da anni a tutti ma, a oggi, non c’è stato alcun intervento concreto. Per questo nei giorni scorsi abbiamo protocollato un nuovo esposto. Noi vogliamo essere trasferiti altrove, non vogliamo più vivere in queste condizioni”.

“Le foto parlano chiaro: dimostrano e confermano ciò che gli abitanti delle case denunciano da tempo, – aggiunge Gandola – le pareti, oltre che essere spesso ricoperte di muffe, presentano fili elettrici a vista, persistono infiltrazioni d’acqua piovana, grondaie e pluviali rotti provocano perdita di acqua a ridosso delle facciate; i cornicioni cadono a pezzi. Su tutto pesano gli anni e la mancate manutenzioni. A non subire l’avanzare del tempo, però, sono le lamentele inascoltate e rivolte sia ai gestori degli immobili come Casa Spa, sia al servizio sociale professionale che segue i nuclei famigliari assegnatari. Con l’arrivo dell’inverno e della pioggia battente, la casa viene letteralmente invasa da muffa e funghi: il tetto, le pareti, il bagno. Niente viene risparmiato. Vagando per le stanze, la patina nera è onnipresente”.

“A nessuno importa delle condizioni in cui siamo costretti a vivere – dicono Rita, Fabiana e Maddalena – a rischio ci sono la nostra sicurezza e la nostra salute”.
In ultimo una considerazione generale: “Come fu possibile, ormai anni fa, pensare di sviluppare case popolari nell’ultima pedice del nostro Comune, nella frazione di Sant’Angelo a Lecore stabilendo al loro interno nuclei socialmente fragili? La situazione di abbandono è anche aggravata da questa scelta che ha confinato nella frazione persone senza auto che per spostarsi verso Campi o anche verso Firenze non possono godere di servizi adeguati. Noi da qui vogliamo andare via il prima possibile. Dopo le troppe promesse da campagna elettorale ora il Comune si attivi e ci aiuti”.