Muscas: “Pd spaccato, Comune in uno stato di ingovernabilità”

SESTO FIORENTINO – Sull’ultima seduta del Consiglio comunale, con approvazione del Bilancio, torna Fabrizio Muscas del Movimento Sesto 2014. “La grave spaccatura della maggioranza che si è verificata nel Consiglio Comunale del 30 aprile – dice il consigliere – testimonia ormai lo stato di assoluta ingovernabilità del nostro Comune. Il Pd si è spaccato di […]

SESTO FIORENTINO – Sull’ultima seduta del Consiglio comunale, con approvazione del Bilancio, torna Fabrizio Muscas del Movimento Sesto 2014. “La grave spaccatura della maggioranza che si è verificata nel Consiglio Comunale del 30 aprile – dice il consigliere – testimonia ormai lo stato di assoluta ingovernabilità del nostro Comune. Il Pd si è spaccato di fronte ad un disavanzo negativo, un debito accertato di 15,5 milioni di euro, emerso con il consuntivo di bilancio del 2014 e causato dalla vecchia amministrazione, e di fronte alle evidenti difficoltà del previsionale 2015, costretto nei fatti a provvedere con certezza a mantenere in piedi solo i servizi essenziali nei settori scolastico e socio sanitario”.

Secondo il consigliere di Sesto 2014, oggi, “dopo le false rassicurazioni e promesse elettorali, i sestesi sanno di avere un debito di 534mila euro da ripianare, ogni anno, se andrà bene, recuperando crediti che nessuno crede possano essere esigibili, o, altrimenti, mettendo mano al portafoglio o rinunciando ad alcuni servizi”. “Intanto – prosegue Muscas – il Partito Democratico è sempre in mano al vecchio gruppo dirigente che ha causato i guai politici e amministrativi che sono sotto gli occhi di tutti, e che, invece di lasciare il campo, diventa tutti i giorni più arrogante e cerca di imporre al sindaco Sara Biagiotti rimaneggiamenti di giunta per ottenere qualche poltrona. Si arriva persino – inveisce Muscas – ai veri e propri avvertimenti che alcuni consiglieri, rappresentanti in Consiglio comunale la corrente legata al vecchio sindaco Gianassi, hanno inviato all’attuale amministrazione con i loro interventi critici o addirittura con il voto contrario al Bilancio di previsione del 2015”.

Secondo Muscas l’unica via per uscire da questa situazione “è dare maggior forza alle nuove formazioni politiche che si richiamano ai valori del civismo e della partecipazione, vera e non solo rituale, della cittadinanza alle scelte politiche e amministrative. Il Movimento Sesto 2014 è oggi il vero interprete, l’unico credibile, del Civismo, di questo nuovo modo di far politica, di una nuova proposta per superare il vecchio partitismo”.