Muscas (Sesto 2014) “Manca una forza politica che governi”

SESTO FIORENTINO – “A Sesto manca una forza politica che governi il territorio e faccia valere il peso del  nostro comune all’interno dell’area metropolitana. L’appello va ai cittadini perché alle prossime elezioni di primavera votino in maniera consapevole per un governo in grado di contare e di riaffermare il proprio peso sul territorio”. E’ quanto afferma […]

SESTO FIORENTINO – “A Sesto manca una forza politica che governi il territorio e faccia valere il peso del  nostro comune all’interno dell’area metropolitana. L’appello va ai cittadini perché alle prossime elezioni di primavera votino in maniera consapevole per un governo in grado di contare e di riaffermare il proprio peso sul territorio”. E’ quanto afferma Fabrizio Muscas del Movimento Sesto 2014.
“L’ultimo in ordine di tempo – spiega Muscas – giovedì sera, quando a Campi Bisenzio, è stato presentato ai cittadini dei comuni della Piana il processo partecipativo per il Piano strategico della Città Metropolitana di Firenze. Grande assente il comune di Sesto Fiorentino, con nessuna figura istituzionale a rappresentarlo”.
Muscas parla di “farsa di un Piano strategico di area che non comprende e non si occupa di due questioni fondamentali per il territorio, come  inceneritore ed aeroporto” e questo, aggiunge Muscas “solo perché le decisioni su questo fronte sono demandate alla Regione, un Piano strategico alla cui stesura i cittadini potranno partecipare solo a campione, rispondendo cioè ad interviste telefoniche, se sorteggiati”. Muscas pone però in particolare l’attenzione sull’assenza del comune di Sesto che, dopo il commissariamento, sembra essersi chiamato fuori da tutti i tavoli e dai luoghi dove vengono prese le decisioni importanti che pure lo coinvolgono.
Muscas denuncia l’assenza di una forza politica che decida e governi anche all’interno dello stesso territorio comunale: “ne è prova – spiega Muscas – la situazione creatasi intorno ai circa 150 profughi somali che da oltre un anno vivono in già precarie condizioni, con servizi igienici carenti, senza un impianto di riscaldamento e per l’acqua calda, nell’ex stabilimento Aiazzone all’Osmannoro dove pochi giorni fa è stata anche tagliata la corrente elettrica da parte di Enel, lasciando i rifugiati, tra cui donne, anziani e bambini, alcuni dei quali con problematiche di salute rilevanti, nell’assoluta impossibilità di riscaldare i locali”. Il consigliere di Sesto 2014 denuncia che sulla questione il dialogo avviato con il comune di Sesto si è del tutto interrotto a seguito del commissariamento e ne è conferma che, negli scorsi giorni, i profughi in protesta per il taglio della corrente sono stati ricevuti da funzionari comunali che non potranno fare niente più che ascoltare le lamentele ed offrire la loro solidarietà umana, essendo privi di poteri operativi e decisionali.
Muscas si appella ai sestesi affinché, andando alle urne a primavera, “si ricordino come l’ingovernabilità del loro paese sia stata prodotta dalle disfunzioni dei partiti tradizionali, con le loro spaccature interne, i personalismi, le ambizioni e gli interessi dei politici di professione, e fa appello ad un voto consapevole che premi candidati trasparenti, avulsi dalle logiche di partito, in grado di garantire una reale partecipazione e di restituire a Sesto Fiorentino un Governo serio e un ruolo di primaria importanza all’interno della città”.