Nelle prossime ore ancora caldo e afa: mercoledì 1 agosto codice rosso

CAMPI BISENZIO – Ancora caldo e afa nelle prossime ore. Come ribadito da Federico Gelli, direttore del coordinamento maxi emergenze ed eventi straordinari dell’Azienda Ausl Toscana centro. “A seguito di quanto diramato dalla Protezione Civile e dal Ministero della Salute, – spiega – i prossimi giorni saranno considerati ad alto rischio per le ondate di […]

CAMPI BISENZIO – Ancora caldo e afa nelle prossime ore. Come ribadito da Federico Gelli, direttore del coordinamento maxi emergenze ed eventi straordinari dell’Azienda Ausl Toscana centro. “A seguito di quanto diramato dalla Protezione Civile e dal Ministero della Salute, – spiega – i prossimi giorni saranno considerati ad alto rischio per le ondate di calore che raggiungeranno i massimi livelli passando dal livello 2 con codice arancione di domani al livello 3 con codice rosso di mercoledì 1 agosto e, pertanto, l’Azienda già da ha attivato le proprie strutture a partire dalle Centrali Operative 118, oltre ai dipartimenti di emergenza e area critica e della rete sanitaria territoriale al fine di garantire la massima operatività dei servizi e l’assistenza ai cittadini, in particolare a coloro che sono in maggiore difficoltà e in condizione di fragilità”.

Al momento, comunque, non si registra un aumento degli accessi ai nove pronto soccorsi dell’Azienda dove è attivo, ormai da tempo, il monitoraggio giornaliero al fine di mettere in campo gli eventuali interventi a carattere straordinario, per garantire la disponibilità dei ricoveri compreso se fosse necessario l’incremento del personale. Il direttore del dipartimento area critica Simone Magazzini, da parte sua, precisa che “non ci sono aumenti significativi di accessi ai pronto soccorsi aziendali e i dati sono sovrapponibili alla media”.

Nella giornata di domenica (29 luglio) al San Giuseppe Empoli sono stati 172 (di cui 21 ricoverati e 141 inviati a domicilio), al Santo Stefano di Prato 261 (di cui 35 ricoverati e 179 inviati a domicilio), al San Jacopo di Pistoia 157 (di cui 26 ricoverati e 73 inviati a domicilio), al S.S. Cosma e Damiano di Pescia 108 (di cui 10 ricoverati e 63 inviati a domicilio); nell’area fiorentina: al Santa Maria Nuova 68 (di cui 6 ricoverati e 60 inviati a domicilio), al San Giovanni di Dio 108 (di cui 12 ricoverati e 87 inviati a domicilio), al Santa Maria Annunziata 102 (di cui 13 ricoverati e 81 inviati a domicilio) al Serristori 33 (di cui 8 ricoverati e 23 inviati a domicilio) e a Borgo San Lorenzo 73 (di cui 11 ricoverati e 51 inviati a domicilio).

In tutti gli ospedali l’attività chirurgica è ridotta (sono comunque garantiti gli interventi urgenti e quelli oncologici) al fine di aumentare ulteriormente la capacità di risposta dei posti letto di area medica. Il piano aziendale, a suo tempo deliberato, prevede tra le numerose misure straordinarie di intervento la possibilità di attivare con il fast track percorsi assistenziali urgenti per visite ed esami fino all’eventuale potenziamento delle guardie mediche sempre se fosse necessario.

Anche sul territorio vengono monitorati i pazienti ad alto rischio: in particolare anziani e bambini in condizioni di fragilità che usufruiscono già dell’assistenza domiciliare. Daniele Mannelli, direttore della rete sanitaria territoriale, aggiunge che “complessivamente in tutta l’Azienda sono 43.900 i pazienti seguiti a casa. Sempre sul territorio, con accessi programmati a domicilio e negli ambulatori, sono curati i pazienti cronici (diabete, scompenso cardiaco, BPCO) al fine di evitare loro il ricorso ai pronti soccorsi e all’ospedalizzazione”.