Novecento bambini campigiani a lezione di educazione stradale

CAMPI BISENZIO – Novecento bambini, dodici classi della scuola primaria e ventisette della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo centro-nord, intitolato di recente a Margherita Hack. Questi i numeri del progetto di educazione stradale (che si è concluso da poco) illustrati questa mattina dal vice-sindaco Monica Roso, dal comandante della Polizia municipale campigiana Lorenzo […]

CAMPI BISENZIO – Novecento bambini, dodici classi della scuola primaria e ventisette della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo centro-nord, intitolato di recente a Margherita Hack. Questi i numeri del progetto di educazione stradale (che si è concluso da poco) illustrati questa mattina dal vice-sindaco Monica Roso, dal comandante della Polizia municipale campigiana Lorenzo Di Vecchio e dall’assessore Riccardo Nucciotti. Insieme a loro anche i rappresentanti della Polizia municipale fiorentina e della Polizia provinciale della Città Metropolitana che, insieme al Centro alcologico dell’ospedale di Careggi, hanno collaborato fattivamente. “Fra i tanti aspetti che mi piace mettere in risalto – ha detto Monica Roso – c’è l’attenzione che abbiamo messo tutti, proponendo agli alunni progetti specifici legati alle rispettive fasce di età. Progetti relativi in modo particolare al rispetto delle regole, al rispetto del Codice della strada ma anche alle problematiche legate a bullismo e cyberbullismo. Il mio grazie quindi va a tutti a gli agenti che hanno collaborato, con un ringraziamento particolare per “Vigilandia”, la festa conclusiva dei corsi, con una città in miniatura realizzata su un’area appositamente attrezzata a percorso stradale a Villa Fiorita a San Salvi, dove si sono svolte le prove pratiche dopo le lezioni teoriche in classe”. Aspetto questo che è stato sottolineato a più riprese dagli agenti della Polizia municipale campigiana: “Quest’anno la novità più grande è stata proprio quella di entrare nelle classi dei più piccoli, che identificavano e identificano la “P” di polizia in “P” di protezione. Hanno potuto “toccare con mano” le nostre divise e gli strumenti che usiamo per lavorare e tutto ciò è stato motivo di grande soddisfazione”. Concetti, questi, ribaditi anche dal comandante Di Vecchio, che ha consegnato una targa agli agenti della Polizia provinciale della Città Metropolitana e a Carlo Rinaldi, in rappresentanza dei colleghi fiorentini. “Con iniziative come questa – ha detto l’assessore Nucciotti – si può dare davvero un messaggio di educazione, non solo stradale, che può essere “trasversale” anche per le famiglie. Quello che si è concluso è un progetto importante per tutta la comunità, in modo particolare per coloro che saranno gli adulti del futuro. Importante anche perchè insegna il rispetto per la divisa e per le forze dell’ordine che negli ultimi anni si è un po’ perso”.