FIRENZE – “Avanti a dispetto di tutto e tutti, in primis dell’interesse generale, delle priorità sociali e ambientali della toscana. Questo appare il via libera di Enac a una nuova versione nuova pista dell’aeroporto di Firenze, si legge di 2.200 metri e con inclinazione diversa rispetto al progetto già archiviato. L’uovo di Colombo per Giani che già si detto “raggiante” alla notizia, e per il privato proprietario dello scalo, sarebbe quindi un progetto che nessuno ha visto e tanto meno discusso, approvato da un ente, l’Enac, che in passato non ha brillato certo per imparzialità sempre sulla stessa vicenda dello scalo fiorentino. Si vuol portare avanti il progetto quando non c’è nessuna ragione, se non l’interesse privato, per farlo”: Rifondazione Comunista (della Toscana, di Firenze e Pisa) è pronta a dare “battaglia”.
“Non c’è un interesse pubblico, – si legge in una nota che invece dovrebbe risiedere nella sinergia vera con lo scalo di Pisa, non c’è un interesse economico visto il vistoso calo di traffico aereo degli ultimi anni, soprattutto permangono tutti i no evidenti a questo nuovo aeroporto (perché di questo si tratta) dal punto di vista degli impatti ambientali sull’area interessata – che dovrebbe veder diminuire gli impatti stessi e non aumentarli – e non si capisce con quale escamotage si possa bypassare la sentenza del Consiglio di Stato, che non era stata negativa per il progetto non per dettagli ma tombale nel segnalarne di fatto l’incompatibilità”.
“Quello che certamente fa molta gola – concludono – sono le decine di milioni di euro di soldi pubblici in ballo, e per portarli a casa chi dovrebbe fare l’interesse generale è pronto a resuscitare ogni volta il progetto. Per i cittadini le priorità sono invece una vera transizione ecologica che riduca gli impatti nella Piana e in tutta la regione, un rafforzamento del trasporto su ferro metropolitano e regionale, ridurre il consumo di suolo e così via dicendo. Per Giani e i cosiddetti centro-destra e centro-sinistra invece andare avanti a prescindere da tutto con grandi opere inutili, devastanti e costosissime come questa, così come con la militarizzazione della nostra regione, vedi progetto di base a Coltano ma non solo. Per questo continueremo a batterci in tutte le sedi contro questo scempio, continuando a rafforzare i legami anche con movimenti, associazioni che vogliono condividere questa battaglia politica e sociale”.