Ordinanza contro il degrado urbano e la prostituzione su strada

CALENZANO – Lotta al degrado urbano e al fenomeno dello sfruttamento della prostituzione sulla strada: è con questo spirito che è stata firmata oggi dal sindaco Alessio Biagioli un’ordinanza che prevede anche sanzioni. Nell’ordinanza, infatti, vengono definite le misure di contrasto contro il degrado urbano, con particolare riferimento al fenomeno dello sfruttamento della prostituzione su […]

CALENZANO – Lotta al degrado urbano e al fenomeno dello sfruttamento della prostituzione sulla strada: è con questo spirito che è stata firmata oggi dal sindaco Alessio Biagioli un’ordinanza che prevede anche sanzioni. Nell’ordinanza, infatti, vengono definite le misure di contrasto contro il degrado urbano, con particolare riferimento al fenomeno dello sfruttamento della prostituzione su strada.

“Avevamo già fatto in passato una misura di questo tipo – ha spiegato il sindaco Alessio Biagioli – quando il fenomeno era diventato insostenibile. Adesso torniamo ad emettere un’ordinanza contro il degrado, anche alla luce del Decreto Minniti, per contenere la crescita della prostituzione su strada, che in alcune aree è tornata a portare conflitto con i residenti e le attività commerciali. Avremmo voluto farlo in maniera condivisa con la Città Metropolitana, per evitare di spostare il fenomeno da una parte all’altra, ma purtroppo non è stato possibile”.

L’ordinanza vieta la richiesta o l’accettazione di prestazioni sessuali a pagamento nelle zone interessate dal fenomeno della prostituzione ed in particolare in prossimità delle abitazioni private, negli spazi e luoghi pubblici o aperti al pubblico oltre nelle vicinanze di attività produttive ed esercizi pubblici. Per i trasgressori, sia i clienti che le prostitute, è prevista una sanzione di 200 euro, mentre, in casi particolari (schiamazzi, nudità, conflitti con i residenti), è prevista l’adozione del DASPO urbano.

“Auspichiamo comunque un intervento di livello nazionale – ha concluso il sindaco Biagioli – anche perché la prostituzione oggi è cambiata e non riguarda più solo le strade, ma il web e case private. È un fenomeno fuori controllo, che andrebbe regolamentato in maniera adeguata. Non si può scaricare sui Sindaci la gestione di un tema così complesso”.