Pd campigiano, Lorenzo Galletti riconfermato segretario: “La ricchezza del partito è la base”

CAMPI BISENZIO – Lorenzo Galletti confermato alla guida del Pd campigiano. Se dal punto di vista dei nomi il congresso del Partito Democratico di Campi che si è tenuto ieri, domenica 5 dicembre, non ha rivelato grandi sorprese, con la riconferma del segretario comunale e candidato unico Galletti e dei segretari del circolo Centro-Sud Niccolò […]

CAMPI BISENZIO – Lorenzo Galletti confermato alla guida del Pd campigiano. Se dal punto di vista dei nomi il congresso del Partito Democratico di Campi che si è tenuto ieri, domenica 5 dicembre, non ha rivelato grandi sorprese, con la riconferma del segretario comunale e candidato unico Galletti e dei segretari del circolo Centro-Sud Niccolò Caselli e Nord-Ovest Fabrizio Mertino, un dato importante si è dimostrato quello dell’affluenza. Tanti infatti gli iscritti che hanno preso parte alla mattinata di discussione, come sottolineato con soddisfazione dal Partito stesso. Così come in tanti hanno confermato il voto ai segretari uscenti, non si sono registrate infatti schede bianche dopo lo spoglio. “Un congresso nel segno dell’apertura e del confronto”, come evidenziato anche dalla presenza di altri partiti politici e associazioni, e incentrato su temi ben precisi, primo fra tutti il lavoro, argomento ricorrente in molti degli interventi che si sono succeduti.

Presente anche la candidata alla segreteria metropolitana Monica Marini: “Quando mi è stato chiesto di impegnarmi per la candidatura alla segreteria metropolitana – ha detto – mi sono sentita onorata che la mia fosse vista da tante persone come una candidatura di sintesi e unione. Per questo ringrazio tutti, a partire da Emiliano Fossi. La sua è stata la prima telefonata che ho ricevuto; sono stata una sua sostenitrice e mi ha fatto piacere che fosse lui a chiedere il mio impegno. Ho sempre portato avanti i miei valori e le mie idee in maniera netta, quindi sarò una candidata unitaria ma non andrò alla ricerca dell’unitarismo, perché dobbiamo discutere, non appiattirci; il Pd deve essere unito, non unanime. Dobbiamo essere una comunità di persone che mette davanti il noi e non l’io per creare un campo largo e forte del centrosinistra, che progetti insieme il futuro, un luogo dove confrontarsi, colmare la distanza che spesso si crea tra politica e cittadini. Dobbiamo recuperare la nostra identità, smettere di essere un partito neutro che fatica a prendere posizione e lo dobbiamo far sapere”.

Esempio che salta subito all’occhio ovviamente non può che essere la vicenda Gkn: “In questo periodo – ha aggiunto – ho sentito spesso dubbi  sul fatto che fosse giusto o meno potare le nostre bandiere alle manifestazioni della Gkn, non possiamo avere questi dubbi. Si possono anche prendere fischi e offese, ma noi lì ci dobbiamo essere e poi dare seguito a quella presenza con i fatti. Dobbiamo tornare ad essere il partito dei lavoratori, mettere al primo posto i diritti civili e sociali”. Tanti i temi toccati dalla candidata alla segreteria metropolitana, dalla transizione ecologica ai giovani, dal diritto alla salute alle politiche di genere, sul tema della Città metropolitana ha poi affermato “Dobbiamo far sentire tutti coloro che vivono in quest’area cittadini della Città Metropolitana, garantendo servizi, a partire dalla mobilità”.

Per il rieletto segretario Galletti questa è stata anche l’occasione per raccontare l’anno e mezzo intercorso dalla nomina ottenuta solo pochi giorni prima della pandemia all’impegno di tutta la comunità del Pd per portare avanti l’attività politica, dalle Feste de l’Unità itineranti nei circoli alla raccolta alimentare dello scorso anno: “La risposta che c’è stata da parte della nostra base è la vera ricchezza del partito e di questo dobbiamo essere orgogliosi. Il 2018 è stato l’anno in cui è stata sancita una fragorosa sconfitta del Pd; una sconfitta che deriva dalla chiusura e dall’aver confuso la vocazione maggioritaria con la vocazione alla solitudine. Una tendenza da invertire, dimostrandoci aperti al confronto, tornando a parlare con i corpi intermedi e  mostrando autorevolezza. Su lavoro, ambiente e diritti dobbiamo essere radicali. Nella vicenda della Gkn abbiamo mostrato da che parte volevamo stare tra il lavoro, con le giuste tutele, e il capitalismo sfrenato, su questo non ci possono essere tentennamenti”.

Per poi toccare temi sempre caldi come quello dell’aeroporto: “Ci siamo opposti in maniera pragmatica, fino al ricorso. E’ molto più difficile farlo stando dentro a un partito che a livello metropolitano e regionale è a favore. Abbiamo fatto i passaggi necessari, non con motivazioni ideologiche, ma razionali, in difesa della popolazione. Campi è passata dall’essere una periferia in cui posizionare funzioni scomode ad essere baricentrica” Ha aggiunto ricordando il finanziamento del progetto e della realizzazione della tramvia e la nuova scuola superiore.

In chiusura c’è stato poi il tempo di accennare all’importante sfida che si intravede all’orizzonte, quella per le elezioni amministrative del 2023 “Parlare di nomi è la cosa più deleteria che possiamo fare adesso – ha concluso Galletti – Nei primi mesi del 2022 il partito inizierà un percorso attraverso il quale si confronterà con la città sui temi per costruire un campo largo”.

Insomma l’obiettivo è quello di lavorare per “Una fase politica non viziata dall’idea di autosufficienza e autoreferenzialità” come ha sottolineato nel suo intervento anche il sindaco Emiliano Fossi: “Il Pd deve continuare ad allargarsi, conscio della propria storia e del percorso intrapreso. Il confronto non deve essere solo con le altre forze politiche, ma con la città. Più che cercare alchimie politiche dobbiamo essere inclusivi e aperti alla città.  Il Pd ha tutto per svolgere una funzione di regia, rispettando determinate condizioni: unità di intenti, il Pd di Campi non po’ prestarsi a divisioni e correnti, ed essere il partito che dà cittadinanza vera alle persone, il partito della città. Non siamo più la Campi che si guarda l’ombelico ed è chiusa al resto del mondo”.

Pronti a rimboccarsi le maniche anche i due segretari di circolo, fieri del lavoro fatto in questo anno e mezzo di attività “Appena insediati avevamo come obiettivo quello di recuperare più persone possibili, come iscritti e partecipazione – ha ricordato Niccolò Caselli – abbiamo portato a casa risultati non scontati come le Feste de l’Unità del 2020 e 2021, la campagna elettorale per le Regionali dove il Pd a Campi ha ottenuto il 30%, abbiamo triplicato il numero di iscritti e lavorato sulla comunicazione con la creazione del nuovo sito web”. “In un momento in cui si sta chiusi in una dimensione individuale – ha aggiunto Fabrizio Mertino – due devono essere i punti fondamentali del nostro impegno: dimensione collettiva e prospettiva futura”. Il Pd campigiano intanto ha già dato appuntamento alla prossima iniziativa: il 10 dicembre infatti insieme al Pd di Signa verrà organizzata una serata dedicata al lavoro a cui parteciperanno il capodelegazione Pd in Europa, Brando Benifei, e  l’assessore regionale Alessandra Nardini.