Pd e Sinistra per Lastra, il consiglio comunale dice sì a un Ordine del giorno sul diritto alle cure salvavita: “Il vaccino? Un bene comune”

LASRTRA SA SIGNA – Un Ordine del giorno per difendere il diritto alle cure salvavita. E’ quello presentato nell’ultimo consiglio comunale da Pd e Sinistra per Lastra, a firma delle consigliere Francesca Tozzi ed Emma Bandini, e che è stato approvato dal gruppo di maggioranza, dal capo gruppo del Gruppo misto, Pietro Milanesi e dal […]

LASRTRA SA SIGNA – Un Ordine del giorno per difendere il diritto alle cure salvavita. E’ quello presentato nell’ultimo consiglio comunale da Pd e Sinistra per Lastra, a firma delle consigliere Francesca Tozzi ed Emma Bandini, e che è stato approvato dal gruppo di maggioranza, dal capo gruppo del Gruppo misto, Pietro Milanesi e dal consigliere della Lega Cristiano Santoni, mentre Paolo Giovannini, capo gruppo di Forza Italia, e Ilaria Brandi (FI) e il consigliere della Lega Luciano Giusti si sono astenuti. “Stiamo parlando di un diritto – hanno spiegato le due consigliere – che deve prevalere sopra ogni altro interesse, sia di carattere finanziario che di natura geopolitica: siamo fra i primi in consiglio comunale a trattare un tema attuale e importante come questo. In questa situazione di grave emergenza sanitaria da Covid-19, la ricerca scientifica ha fornito, in tempi brevi, uno strumento efficace di prevenzione quale il vaccino che deve essere quindi considerato un “bene comune”, prodotto nella quantità necessaria e distribuito equamente tra tutti i paesi”. 

“A oggi – aggiungono – la capacità produttiva delle aziende titolari dei brevetti dei vaccini è inadeguata a forniture così enormi come la pandemia richiede, rallentando notevolmente i tempi per il raggiungimento dell’immunità di gregge. È necessario che le aziende farmaceutiche consentano la produzione anche fuori dai loro siti, rescindendo il legame tra proprietà del brevetto e licenza esclusiva a produrlo, permettendo di produrre vaccini anche in altri siti. La sospensione del brevetto può essere concessa attraverso una deroga chiamata “licenza obbligatoria”, prevista dagli accordi internazionali (TRIPs – Agreement on Trade Related Aspects of Intellectual Property Rights) in casi di emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo. Cosi facendo  si andrebbe a raffreddare il mercato (finanziario e geopolitico) dei vaccini. È questa una strada che va deliberata in sede Wto (Organizzazione mondiale del commercio) e si può percorrere in tempi molto rapidi, se c’è l’accordo di tutti i Paesi, a partire dall’Ue. Ovviamente, a valle, va fatta una politica industriale coerente, attrezzando siti e catene produttive adeguate e sia l’Italia sia altri Paesi dell’Ue sono in grado di fare ciò”.

Nell’Ordine del giorno, infatti, si chiede che le istituzioni nazionali ed europee “si mobilitino per garantire ai cittadini la piena copertura vaccinale senza ritardi e nel tempo più breve possibile e quindi dispongano la sospensione del brevetto ricorrendo allo strumento della licenza obbligatoria”. Inoltre si chiede al sindaco e alla giunta del Comune di Lastra a Signa “di trasmettere e presentare le richieste del presente atto alla giunta e al Consiglio della Regione Toscana in modo da farsene a loro volta portavoce presso le istituzioni competenti in materia, quindi verso il Governo e quest’ultimo verso l’Unione Europea”.

“Orgogliosa e soddisfatta – ha detto invece il sindaco Angela Bagni – che nel mio Comune si sia arrivati ad approvare un Ordine del giorno su questo tema; siamo fra i primi Comuni ad aver portato in discussione nella propria assemblea assemblea cittadina questo argomento. Un tema che tocca il diritto alla salute e all’assistenza sanitaria, un diritto di tutti come sancito dall’articolo 32 della nostra Costituzione. Adesso occorre accelerare nella distribuzione del vaccino, che deve essere equa e garantita per tutta la popolazione per arrivare in breve tempo all’immunità di gregge”.