PD, Gennai “per termovalorizzatore e aeroporto occorre il metodo Alta velocità” (2)

SESTO FIORENTINO – Ricucire uno strappo storico tra il PD e la città, dopo la sfiducia al sindaco nel 2015, per il nuovo segretario Stefano Gennai non è una missione impossibile. Rinnovato il gruppo di lavoro con una visione che guarda al futuro (con qualche nuovo nome) ma stringe l’occhio al passato (con i volti […]

SESTO FIORENTINO – Ricucire uno strappo storico tra il PD e la città, dopo la sfiducia al sindaco nel 2015, per il nuovo segretario Stefano Gennai non è una missione impossibile. Rinnovato il gruppo di lavoro con una visione che guarda al futuro (con qualche nuovo nome) ma stringe l’occhio al passato (con i volti “storici” della politica sestese), Gennai punta a “ripristinare il rapporto di fiducia con la città” perso, sottolinea “perchè abbiamo commesso degli errori” come “disorientare il nostro elettorato dopo la sfiducia al sindaco”. Non è il solo impegno per il PD sestese, ma vuole anche “recuperare le alleanze che hanno sempre supportato – dice Gennai – la nostra azione di buon governo” e “un confronto continuo e aperto con la società civile – dice Gennai – insomma dobbiamo riprendere un discorso che si è affievolito”.

E se il PD sta cercando di recuperare rapporti e ricucire strappi, non nega di affrontare una “riflessione sulle due grandi opere” (termovalorizzatore e ampliamento della pista aeroportuale) che hanno provocato (a livello mediatico) lo scossone che ha portato oggi lo stesso PD all’opposizione in consiglio comunale.

Le due opere, dice Gennai “sono indispensabili per il nostro territorio non solo per Sesto ma anche per l’area metropolitana”. Sul territorio insistono, dice il segretario “come avvenuto per altre opere, il territorio mette a disposizione anche le criticità. E da qui bisogna partire”. Per ripartire con una discussione che abbia “una visione allargata a tutta l’area”. “Deve essere messa punto una cabina di regia – dice Gennai – e mettere attorno ad un tavolo tutte le parti coinvolte”.

Quasi un “déjà vu” che riporta al percorso effettuato dal comune di Sesto per l’Alta Velocità. “Nel 2000 – spiega Gennai – con l’Alta Velocità si fece un lavoro di condivisione tra amministrazione comunale e cittadinanza. Questo è il metodo che bisognerebbe perseguire anche a distanza di 15 anni”.

“I cittadini dalla politica vogliono soluzioni – prosegue Gennai – e vogliono che ci sia rispetto delle condizioni ambientali e anche soluzioni che siano economicamente sostenibili”.