Pedalata per Valibona in ricordo della battaglia

CALENZANO – In occasione del 72° anniversario della battaglia di Valibona, la prima della Resistenza toscana, il 3 gennaio si terranno le celebrazioni che inizieranno alle 10 con la deposizione delle corone in piazza Vittorio Veneto. Dalla piazza di fronte al Palazzo comunale partirà anche la pedalata non competitiva promossa dal Comitato di solidarietà con […]

CALENZANO – In occasione del 72° anniversario della battaglia di Valibona, la prima della Resistenza toscana, il 3 gennaio si terranno le celebrazioni che inizieranno alle 10 con la deposizione delle corone in piazza Vittorio Veneto.
Dalla piazza di fronte al Palazzo comunale partirà anche la pedalata non competitiva promossa dal Comitato di solidarietà con i Saharawi denominata “Eroi per la libertà”, associandovi anche il sacrificio di un giovane di questo popolo ucciso dalla polizia mentre portava soccorso ai suoi concittadini. L’arrivo a Valibona è previsto per le 12, quando sarà deposta la corona al cippo. Previsto un servizio ristoro, offerto dal circolo Arci “Pieralli” di Carraia. Alle 10.30, dopo la deposizione della corona in piazza Vittorio Veneto, il corteo istituzionale si sposterà nella piazzetta davanti alla caserma dei Carabinieri, dove verrà scoperta la targa dedicata al Maresciallo Alfredo Pierantozzi, cui è stata intitolata la piazzetta. Pierantozzi fu ucciso a Valibona dalle milizie fasciste, dopo la battaglia, perché si opponeva alle rappresaglie sui civili. La giornata sarà preceduta dalla presentazione del libro “Una lunga Resistenza. Microstorie a confronto: Roccastrada e Calenzano (1922-1948)”, che si terrà sabato 2 gennaio alle 17.00 a CiviCa, la biblioteca di Calenzano in via della Conoscenza 11. Alla presentazione sarà presente l’autore Francesco Catastini, uno storico che ha lavorato ad una ricerca sulla tragedia di Ribolla in Maremma, ma ha anche avuto modo di conoscere alcuni partigiani di Calenzano e di mettere quindi in relazione i vari movimenti antifascisti e partigiani in Toscana, trattati non più come fenomeni distinti, bensì come un unico movimento nato fin dai primi anni del Fascismo e sfociato poi nella Resistenza.