Per Sesto Bene Comune “sulla Lucciola tutto tace”

SESTO FIORENTINO – Nessuna risposta sulla Lucciola da parte del Comune. Lo afferma, in una nota l’associazione Per Sesto Bene Comune. L’associazione il 25 marzo scorso aveva consegnato al sindaco Falchi una lettera con i risultati dei questionari compilati dai sestesi sul recupero dei locali della Lucciola in piazza IV novembre. “Ad oggi – si […]

SESTO FIORENTINO – Nessuna risposta sulla Lucciola da parte del Comune. Lo afferma, in una nota l’associazione Per Sesto Bene Comune. L’associazione il 25 marzo scorso aveva consegnato al sindaco Falchi una lettera con i risultati dei questionari compilati dai sestesi sul recupero dei locali della Lucciola in piazza IV novembre. “Ad oggi – si legge nella nota – non abbiamo purtroppo ricevuto alcuna risposta. Immaginiamo che Sindaco e Giunta siano molto indaffarati, ma speriamo che abbiano almeno letto i risultati emersi da quei questionari. L’amministrazione aveva annunciato che entro la data del 30 marzo, avrebbe comunicato alla città la propria idea sul destino della Lucciola. Leggiamo qualche dichiarazione del Sindaco in cui giustifica il ritardo da imputare ad uno dei soggetti coinvolti nel project Lucciola. Quali siano i soggetti coinvolti, non è dato sapere”.

Per ora, pare che il futuro della Lucciola sia quello di un luogo abbandonato, chiuso. “Ci troviamo, di nuovo, di fronte ad un metodo di lavoro in cui non si contempla minimamente la partecipazione della città alla decisione pubblica – prosegue la nota – Si decide da soli, si fanno scelte senza avere il coraggio di spiegare nemmeno a che punto siamo con il “Project” preconfezionato e rigorosamente non partecipato. Eppure il successo della nostra iniziativa conferma quanto sia alta tra i nostri concittadini, l’attesa di vedere nuovamente aperti i locali della Lucciola”.

“La Lucciola non è un uovo di Pasqua da riempire con la sorpresa – conclude la nota – che i sestesi vedranno dopo aver mangiato la cioccolata, non è accettabile l’idea di non aver minimamente considerato la volontà del popolo sovrano. E allora perché  l’amministrazione non informa la città dell’idea che ha (se ce l’ha), per il recupero di questi locali? E’ bello (dire di) avere un’idea, ma non è ancor più bello condividerla tenendo conto dell’opinione dei propri cittadini? Quanto dovremo aspettare ancora?”