Peretola, oltre 700 firme per chiedere uno svincolo autostradale più “accessibile”

PERETOLA/SESTO FIORENTINO – Sì allo svincolo ma che sia sostenibile con le esigenze di chi vive nei paraggi. Lo svincolo è quello che, secondo il progetto di Società Auostrade, dovrebbe sorgere a Firenze/Peretola, al confine con Sesto Fiorentino, in conseguenza dei lavori di ampliamento della terza corsia. Le esigenze sono quelle di chi risiede nella […]

PERETOLA/SESTO FIORENTINO – Sì allo svincolo ma che sia sostenibile con le esigenze di chi vive nei paraggi. Lo svincolo è quello che, secondo il progetto di Società Auostrade, dovrebbe sorgere a Firenze/Peretola, al confine con Sesto Fiorentino, in conseguenza dei lavori di ampliamento della terza corsia. Le esigenze sono quelle di chi risiede nella zona, in modo particolare in via Palagio degli Spini, in prima istanza quindi Peretola e Brozzi ma subito dopo anche Sesto Fiorentino, e che vedrebbe la propria vita, secondo il progetto in questione, sicuramente stravolta. Per questo è attiva una petizione che sarà consegnata a Società Autostrade, al sindaco di Firenze (e della Città metropolitana) Dario Nardella, all’assessore all’urbanistica di Palazzo Vecchio Giovanni Bettarini, all’assessore alle grandi opere Stefano Giorgetti e al presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli. A lanciarla – è anche on line, complessivamente sono state raccolte oltre 700 firme – è stato il comitato 50145, da tempo attivo a portare avanti questa “battaglia” nata, è giusto ripeterlo, con l’obiettivo di “rendere più sostenibile e accettabile il progetto di svincolo della A11”. Nessun no a prescindere quindi ma solo la richiesta di rendere tutto più “vivibile”. In base al progetto di Società Autostrade, infatti, le criticità messe in evidenza dai cittadini non sono poche e vanno dall’inquinamento acustico e ambientale (“nonostante le misure di mitigazione previste, siamo in una zona già abbondantemente sovraccarica, anche in prospettiva: autostrada, ferrovia, aeroporto, termovalorizzatore e così via dicendo”) all’obbligo, per i residenti nella zona, a usare un’autostrada, anche per uscire da casa, “non essendo previsti collegamenti alternativi per il normale svolgimento delle attività lavorative e quotidiane”; dalla pericolosità del tracciato ipotizzato (con il doppio senso in via Pratese senza calcolare che questa si restringe all’immissione di via Faccioli, in corrispondenza dell’ingresso della scuola elementare e materna Santa Teresa, nonché aver collocato su una curva pericolosa l’uscita o l’ingresso dei residenti di via Piantanida e via del Motrone) alla svalutazione delle abitazioni. E ancora: “Tale tracciato, inoltre, vanifica, per i residenti, un servizio essenziale come la tramvia, non essendoci collegamenti pedonali o ciclabili con la stazione più vicina; tagliando in questo modo fuori dai collegamenti le zone di Peretola, Le Piagge, via Pistoiese, Quaracchi, Brozzi e dell’Osmannoro. Per non parlare della carenza di verde pubblico attrezzato e della volontà di dirottare il traffico pesante proveniente dalla zona industriale compresa fra la soprelevata ferroviaria e il confine comunale verso l’aeroporto di Peretola anziché farlo immettere come già avviene, nello svincolo di collegamento autostradale di Sesto Fiorentino”. Il comitato 50145, insomma, non si arrende e grazie anche all’aiuto di alcuni tecnici ha presentato un progetto alternativo che “prevede una riprogettazione dello svincolo, basandosi sull’attuale progetto redatto da Società Autostrade, che permetta un riutilizzo delle strutture esistenti e la necessaria attenzione alle necessità di chi vive nella zona”.

Questi i punti essenziali:
– il posizionamento di una o più centraline di monitoraggio delle polveri sottili e degli altri inquinanti, in modo da effettuare il blocco del traffico qualora i limiti di particolato Pm10 e altri inquinanti fissati per legge siano superati;
– realizzazione di uscita pedonale e ciclabile passante anche dal Palagio degli Spini fino al parcheggio dell’aeroporto per l’accesso alla fermata della tramvia;
– realizzazione di passaggio pedonale e ciclabile per l’accesso alla fermata della tramvia denominata “Guidoni” da collegarsi a quelle (previste e) già esistenti su via de’ Vespucci;
– realizzazione di piste ciclabili e pedonali riutilizzando l’assetto viario esistente in via Palagio degli Spini e in via degli Astronauti da collegarsi a quelle (previste e) già esistenti su via de’ Vespucci;
– sostituzione e completamento dei pannelli fonoassorbenti lungo il Viadotto dell’Indiano in previsione del nuovo traffico veicolare a seguito del completamento del viadotto stesso;
– realizzazione di parco pubblico a verde tra via Piantanida e via Basili;
– realizzazione di dorsali verdi a doppio filare con alberi ad alto fusto a protezione dell’abitato e dell’edificio tutelato per legge nelle zone interessate dall’intervento;
– chiusura di via Pratese all’altezza di via della Cupola al traffico veicolare pesante;
– migliore localizzazione dei posti auto lungo il tratto di via Baracca tra via Basili e sottopasso del viadotto dell’Indiano;
– ricollocazione dell’oratorio di Sant’Anna nella sua sede di apparenza del Palagio degli Spini.