FIRENZE – La Città Metropolitana di Firenze ha presentato, entro la scadenza del 16 marzo, tre proposte per il “Pinqua”, ovvero il bando nazionale per la qualità dell’abitare, agendo come cabina di regia per raccogliere proposte dei Comuni della Metrocittà coerenti con il suo Piano strategico. Il Comune di Firenze, per parte sua, ha scelto di concorrere al bando Pinqua con tre progetti, uno per la ex caserma di Santa Maria Novella e due relativi alla ex caserma Lupi di Toscana. Complessivamente si punta a realizzare 54 interventi. Alcune delle quali riguardano anche i Comuni della Piana.
Il “Pinqua”: il 16 novembre scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale 395 del 16 settembre 2020 (Mit, Mef e Mibact) che definisce le procedure per la presentazione delle proposte, i criteri per la valutazione e le modalità di erogazione dei finanziamenti per l’attuazione del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”. Si punta a riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, a rigenerare il tessuto socio-economico, a incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, nonché a migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini, in un’ottica di sostenibilità e densificazione, senza consumo di nuovo suolo e in base ai principi e gli indirizzi adottati dall’Unione europea, secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile (Smart City).
Grazie a un’azione coordinata dalla la consigliera delegata alla Pianificazione territoriale Monica Marini sono state elaborate dalla Città Metropolitana tre proposte da finanziare ciascuna con 15 milioni di euro: “Home in central Metropolis” (ambito metropolitano centrale), “Home in inner Metropolis” (Mugello) e “Home in Midsize Cities” (Empolese Valdelsa). La valutazione delle proposte di intervento avanzate dai Comuni è stata condotta dal gruppo di lavoro interno della Metrocittà con il supporto scientifico dell’Università di Firenze – Dipartimento di Architettura (Dida), inizialmente nell’ambito di un accordo di ricerca già attivo per la formazione del piano territoriale metropolitano (responsabile il professor Giuseppe De Luca) e successivamente nell’ambito di un ulteriore accordo di ricerca riguardante specificatamente il programma.
“Home in Central Metropolis” è riferita all’ambito metropolitano centrale (Piana/Sieve), per complessivi 20 interventi che hanno 12 soggetti attuatori: i Comuni di Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Figline e Incisa Valdarno, Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina, Scandicci, Signa e Casa Spa (che attua l’intervento di Lastra a Signa).
Gli interventi riguardano:
1. Signa, Area Erp Crocifisso, Spazi polivalenti con finalità di centro ludico e spazio civico di aggregazione per giovani e non (500.000 euro)
2. Signa, ex casa del custode, Recupero per realizzazione di 2 alloggi da destinare a disabili (320.000 euro)
3. Lastra a Signa, riqualificazione del Centro sociale residenziale (770.000 euro)
4. Lastra a Signa, Recupero di Villa la Guerrina per la creazione di un centro diurno per gli ospiti del Centro sociale e per la realizzazione di tre alloggi Ers (1.005.000 euro)
5. Campi Bisenzio, recupero ex casello idraulico per spazio polivalente sociale (1.000.000 euro).
“Si tratta di progetti di importanza storica per le politiche abitative e sociali della Città Metropolitana e del capoluogo, progetti che realizzeremo con i fondi “Pinqua”, il piano nazionale per l’innovazione e la qualità dell’abitare” ha detto il sindaco Dario Nardella. “E’ stato fatto un grande lavoro da Comune e Città Metropolitana grazie al quale abbiamo presentato sei macro progetti, tre per l’area metropolitana e 3 per Firenze, per oltre 90 milioni di investimento, a cui si aggiungono risorse proprie dei Comuni, per un totale di oltre 100 milioni. E’ una grande opportunità che risponde a tre obiettivi: dare risposta di medio e lungo periodo all’emergenza abitativa e sociale, che si sono acuite con il Covid; attivare strumenti di rigenerazione urbana e creare grandi opportunità di lavoro con questa grande fetta di investimenti per il nostro territorio”.
Nella foto il progetto di recupero delle ex caserme di Santa Maria Novella a Firenze