Premio di laurea “Città di Prato”, i vincitori

PRATO – Sono Leonardo Cai (per la tesi Pan di stracci, food design per il territorio pratese, Gabriele Feligioni (per la tesi Agricoltura urbana e periurbana: un modello circolare per Prato), Veronica Arena (per la tesi Celeste Madonna. I cenciaioli di Prato e l’economia circolare. Ricerca etnografica sul distretto pratese) e Gabriele Pierini (per la […]

PRATO – Sono Leonardo Cai (per la tesi Pan di stracci, food design per il territorio pratese, Gabriele Feligioni (per la tesi Agricoltura urbana e periurbana: un modello circolare per Prato), Veronica Arena (per la tesi Celeste Madonna. I cenciaioli di Prato e l’economia circolare. Ricerca etnografica sul distretto pratese) e Gabriele Pierini (per la tesi Diagnostica, rilievo e progetto di restauro del Bastione dei Giudei in Prato) i vincitori della terza edizione del premio di laurea “Città di Prato”, finanziato dal Comune e destinato a giovani laureati nelle università italiane con tesi che hanno come oggetto il territorio pratese. I quattro giovani, selezionati tra 24, sono stati premiati nel Salone consiliare alla presenza del sindaco Matteo Biffoni, dell’assessore all’Università e ricerca Gabriele Bosi, della presidente del Pin Daniela Toccafondi e della professoressa dell’Università di Firenze Ersilia Menesini, in vece della rettrice. “Il Comune di Prato ha deciso da tre anni di fare un lavoro che va a premiare chi guarda con occhi diversi e da input nuovi ad una città incredibile come quella di Prato – ha affermato il sindaco Biffoni – . Il fatto che ci siano così tanti laureati che dedicano il loro tempo, la loro energia e un pezzo della propria vita alla nostra città è un orgoglio”. “Siamo molto contenti di questa terza edizione del bando tesi di laurea città di Prato – ha dichiarato l’assessore Bosi – perchè l’obiettivo è di raggiungere un duplice scopo, da un lato premiare dei giovani meritevoli che hanno dedicato studi di ricerca su Prato, dall’altro permettere di intercettare tutte le tesi di laurea triennali e magistrali che vengono realizzate a livello nazionale sulla nostra città in modo tale da avere degli spunti di riflessione e delle politiche da attuare sul nostro territorio”. 

“L’Università di Firenze e il Pin di Prato hanno un rapporto da più di 30 anni e questo è un bene per la città -ha detto la presidente Toccafondi del Pin – Polo universitario Prato – perché questa ambizione di trovare percorsi formativi originali e adatti al sistema delle imprese del territorio proviene dal legame tra le due università, ed è un modo originale di pensare il sistema universitario. il Pin per la sua collocazione ci permette di raggiungere percorsi formativi in grado di creare delle professioni per il futuro, inserendo la novità nella tradizione. Le tesi vincitrici di questa terza edizione ci permettono di avere una chiave diversa per comunicare con la città”. “Questo premio ha per noi un significato importante dal punto di vista simbolico perché ufficializza una collaborazione che si è rafforzata nel tempo e che si attua con la nostra presenza nell’ambito dei corsi di di laurea al Pin – sono state le parole della professoressa Menesini, prorettrice Unifi alla Didattica, orientamento e servizi agli studenti – mentre dal punto di vista della città sviluppa dei settori e delle aree che possono avere una ricaduta positiva sul territorio”.

Il bando, alla sua terza edizione ha messo in palio due premi di 1.000 euro per i laureati triennali e due premi di 2.000 euro per i laureati magistrali. Non solo, il Comune ha provveduto alla pubblicazione delle tesi e alla loro archiviazione nelle biblioteche di Pin e Lazzerini. I premi, finanziati dall’amministrazione comunale, sono banditi dal Pin-Polo Universitario “Città di Prato”. Alla selezione hanno potuto partecipare i laureati triennali e magistrali in tutte le Università italiane che hanno però affrontato nella propria ricerca di tesi lo studio di aspetti legati al territorio pratese in tre ambiti particolari: urbanistica e processi di riqualificazione e trasformazione urbana; trasformazione dell’economia del distretto con particolare riferimento all’economia circolare e riqualificazione ambientale; trasformazioni sociali, culturali ed antropologiche del lavoro e del territorio.