Primarie, Orlando “chiude” a Campi: “No a un Pd che faccia larghe intese”

CAMPI BISENZIO – Ha scelto (anche) la Piana Andrea Orlando per chiudere la “campagna elettorale” in vista delle primarie di domenica 30 aprile. Anzi, per la precisione ha scelto un’azienda di Campi Bisenzio, la Giusto Manetti Battiloro, in via Tosca Fiesoli, per parlare di produzioni di qualità, ma anche di contraffazione e caporalato, oltre ovviamente […]

CAMPI BISENZIO – Ha scelto (anche) la Piana Andrea Orlando per chiudere la “campagna elettorale” in vista delle primarie di domenica 30 aprile. Anzi, per la precisione ha scelto un’azienda di Campi Bisenzio, la Giusto Manetti Battiloro, in via Tosca Fiesoli, per parlare di produzioni di qualità, ma anche di contraffazione e caporalato, oltre ovviamente a illustrare quali sono le motivazioni che lo hanno portato a candidarsi come segretario nazionale del Partito Democratico. Insomma, un momento importante di confronto, anche “a distanza” visto che proprio da Campi si è collegato in diretta con Rai News 24.

In precedenza era stato il sindaco Emiliano Fossi a esprimere la propria gratitudine per la presenza di Orlando nel “suo” Comune e in un’azienda come la Giusto Manetti Battiloro: “Quella di via Tosca Fiesoli è una delle realtà più antiche del nostro territorio, una vera eccellenza in un settore fra l’altro particolare come quello della battitura dell’oro. Oltre duecento dipendenti, a Campi dal 2013, ci rende orgogliosi anche il fatto che ci sia una filosofia comune che lega il loro lavoro a quello dell’amministrazione comunale, un valore aggiunto per una giornata come quella di oggi. Una giornata in cui si parla di lotta alla contraffazione ed è bello farlo proprio a Campi e in un’azienda come questa: è un segnale importante di valorizzazione per tutto il territorio”.

“Non voglio un partito che faccia e che punti alle larghe intese, – ha detto il candidato a segretario del Pd che ieri sera è stato al cinema Grotta a Sesto – ed è per questo che mi sono candidato, per ricostruire un vero centro-sinistra. Quella che stiamo vivendo, infatti, è una fase molto delicata della vita del nostro partito e per questo serve una legge elettorale che abbia alla base un premio di maggioranza, in modo da far entrare in parlamento tutte le forze che sono per un premio di coalizione, proprio perchè la governabilità si realizza soltanto se si dà un premio alla coalizione”.

Poi è arrivata anche qualche “stoccata”: “La “ditta” ha fallito e, al tempo stesso, chi oggi fa il verso a Tony Blair fa ridere. Al contrario dobbiamo essere bravi a realizzare un campo di forze politiche e sociali che vada oltre la sinistra e dobbiamo farlo anche in fretta; così come dico no a una leadership solitaria e che, pur non condividendo chi è uscito dal partito, facendo un errore gravissimo, fra Bersani e Berlusconi continuo a preferire il primo. Il Pd deve tornare a essere una forza moderna del riscatto e dell’uguaglianza ma è essenziale anche un rinnovamento delle classi dirigenti perchè con la “rottamazione” si è guardato solo alle prime file…”.

(Si ringrazia per le fotografie Anna Maria Romoli)