Qualità e Servizi. SI e Per Sesto “polemica inutile e pretestuosa delle opposizioni”

SESTO FIORENTINO – Polemica inutile e pretestuosa: così Sinistra Italiana e Per Sesto, gruppi di maggioranza in consiglio, giudicano i commenti delle opposizioni (PD e ICS-Per Sesto Bene Comune) sulla nomina dell’amministrazione unico Filippo Fossati a Qualità e Servizi, la società di gestione delle mense scolastiche. “I soci di Qualità & Servizi sono i Comuni […]

SESTO FIORENTINO – Polemica inutile e pretestuosa: così Sinistra Italiana e Per Sesto, gruppi di maggioranza in consiglio, giudicano i commenti delle opposizioni (PD e ICS-Per Sesto Bene Comune) sulla nomina dell’amministrazione unico Filippo Fossati a Qualità e Servizi, la società di gestione delle mense scolastiche.

“I soci di Qualità & Servizi sono i Comuni – si legge nella nota di SI e Per Sesto – Le nomine sono fatte dai sindaci e sono, quindi, per loro stessa natura politiche. Adombrare, come fa Per Sesto Bene Comune, chissà qualche complotto estivo significa semplicemente non sapere di che cosa si parla. È stata una scelta politica promossa dal sindaco di Sesto Fiorentino la nomina di Antonio Ciappi, il cui lavoro straordinario ha rilanciato un’azienda in grande difficoltà ed è riconosciuto e apprezzato da tutti. È una scelta politica, oggi, quella di rafforzare ancora di più l’azienda separando la figura dell’amministratore unico da quella del direttore generale. I consiglieri Terzani e Quercioli erano probabilmente già con la testa alle vacanze mentre il sindaco, in Consiglio, spiegava le ragioni di questa scelta che permetterà al futuro direttore generale, ruolo per il quale è stata chiesta la disponibilità a Ciappi, di dedicarsi esclusivamente alle scelte strategiche, proseguendo sulla strada intrapresa due anni fa. Quanto al PD, prima di lanciare strali a mezzo stampa, forse farebbe bene a confrontarsi con i sindaci del proprio partito che hanno, tutti, condiviso la nomina di Fossati, anziché dar prova, ancora una volta, di totale isolamento come se il mondo finisse in piazza Ginori”.