Quattrone (Bella ciao): “Sì allo stadio a Campi, i problemi di Firenze sono altri…”

SIGNA – Sulla questione dello stadio della Fiorentina e sul suo eventuale spostamento nella Piana, è intervenuta Valentina Quattrone, presidente dell’associazione Bella Ciao – Sinistra per Signa. “In queste settimane – spiega Quattrone – si è aperto un dibattito in merito alla localizzazione del nuovo stadio della Fiorentina dopo che il Comune di Campi Bisenzio […]

SIGNA – Sulla questione dello stadio della Fiorentina e sul suo eventuale spostamento nella Piana, è intervenuta Valentina Quattrone, presidente dell’associazione Bella Ciao – Sinistra per Signa. “In queste settimane – spiega Quattrone – si è aperto un dibattito in merito alla localizzazione del nuovo stadio della Fiorentina dopo che il Comune di Campi Bisenzio si è espresso offrendo la propria disponibilità e individuando una zona del proprio territorio. Come presidente dell’associazione Bella Ciao – Sinistra per Signa ritengo che le argomentazioni del sindaco di Campi, Emiliano Fossi, siano condivisibili”. Quattrone poi entra nel merito della questione: “I Comuni che gravitano intorno a Firenze, ovvero la cosiddetta “cintura” formata da Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Calenzano, Signa, Fiesole, Bagno a Ripoli, Impruneta, Scandicci e Lastra a Signa, costituisce un’area dove, che piaccia o no, migliaia di persone si spostano per lavorare, studiare, curarsi, fare sport o per passare il proprio tempo libero. Una comunità formata in gran parte dai cittadini della Piana fiorentina. E se lo stadio venisse costruito a Campi, penso che assolverebbe alla stessa funzione rispetto alla sua sede attuale. Anzi, forse eviterebbe il problema di commistioni, oltre a quello di doverle gestire, tra il flusso turistico di Firenze intesa come città d’arte con il flusso dei tifosi in occasione delle partite di calcio. Immagino però uno stadio ecocompatibile, moderno, di quelli a cui si arriva con i mezzi pubblici, dove gli spazi limitrofi sono attrezzati con aree a verde e non con aree a parcheggio. Il nuovo stadio a Campi, inoltre, potrebbe rappresentare un’opportunità per cominciare a pensare a un’area metropolitana che ha bisogno di essere curata in lungo e in largo allo stesso modo. Una periferia dove non si concentra ciò che non piace o che inquina, ma si inizia a pensare che è proprio in periferia dove la maggior parte degli abitanti di Firenze abita. È compito delle istituzioni creare le condizioni per migliorare la qualità della vita dei cittadini pensando a uno sviluppo più sostenibile. La perdita per la città di Firenze non è rappresentata dallo spostamento dello stadio, ma da un turismo di massa incontrollato che prende d’assalto il centro ormai diventato invivibile dai cittadini. Con un turismo “da pollaio” che rischia di impoverire la città invece che arricchirla”.