Querceto, il cardinale Betori chiude il triduo di festa

SESTO FIORENTINO – Campane a festa e chiesa gremita per la conclusione del “triduo e festa del crocifisso miracoloso” di Querceto. Oggi pomeriggio alla parrocchia di Santa Maria e San Jacopo a Querceto si è celebrata la solenne messa presieduta dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo metropolita di Firenze, in occasione della definitiva collocazione in chiesa […]

SESTO FIORENTINO – Campane a festa e chiesa gremita per la conclusione del “triduo e festa del crocifisso miracoloso” di Querceto. Oggi pomeriggio alla parrocchia di Santa Maria e San Jacopo a Querceto si è celebrata la solenne messa presieduta dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo metropolita di Firenze, in occasione della definitiva collocazione in chiesa del crocifisso miracoloso. Il “Gesù in Croce”, opera del quindicesimo secolo, in legno policromo, di un autore ignoto della scuola fiorentina, è stato donato alla parrocchia dalle suore di San Domenico due anni fa, in occasione del loro trasferimento in Casentino vista la vendita del monastero “Villa Capponi”. Durante l’omelia il cardinale Betori ha ricordato il significato del crocifisso “lo strumento di salvezza” e ha anche ringraziato la comunità di Querceto che si è resa disponibile per conservare e venerare il crocifisso che “oltre ad essere un manufatto bello, prezioso e commovente, rappresenta il volto dei poveri che bussano alla porta della nostra vita”, e il pensiero del cardinale è subito andato al volto del bambino siriano morto sulla spiaggia.