Quercioli “Non abbiamo rifiutato quello che non ci è stato proposto”

SESTO FIORENTINO – “L’accordo programmatico? Non ci è stato proposto: lo vogliamo chiarire perché c’è qualcuno che ha il vizio di dire bugie e c’è chi pensa che noi abbiamo rifiutato. Non è così”. Lo afferma Maurizio Quercioli della coalizione Insieme Cambiamo Sesto. “La coalizione Insieme era pronta a discutere una possibile collaborazione programmatica per […]

SESTO FIORENTINO – “L’accordo programmatico? Non ci è stato proposto: lo vogliamo chiarire perché c’è qualcuno che ha il vizio di dire bugie e c’è chi pensa che noi abbiamo rifiutato. Non è così”. Lo afferma Maurizio Quercioli della coalizione Insieme Cambiamo Sesto. “La coalizione Insieme era pronta a discutere una possibile collaborazione programmatica per il governo di Sesto – precisa Quercioli – cosa che è mancata perché il sindaco e la coalizione che lo ha appoggiato, hanno sfruttato in modo consapevole la possibilità di governare da soli, posizione dimostrata ampiamente dalla necessitò di Falchi di costituire una giunta in quattro giorni”.

Queste elezioni sono state una novità per Sesto che ha visto per la prima volta andare all’opposizione il partito di piazza Ginori e poi arrivare al ballottaggio, ma in questo caso i numeri, le percentuali, i voti assumono un peso non indifferente. “Al primo turno il Pd crolla al 33% – dice Quercioli – la coalizione di Falchi ottiene il 27% e la nostra coalizione il 19%. C’erano le condizioni per un apparentamento tra le forze civiche e di sinistra una gestione condivisa delle grandi battaglie di rinnovamento a Sesto”. Apparentamento che non è andato in porto. “Le scelte della coalizione di Sinistra Italian non sono andate in questo senso – prosegue Quercioli – ma i nostri voti sono comunque confluiti verso quelle forse che ufficialmente si sono prese l’impegno di una battaglia seria per fermare l’inceneritore e per iniziare un percorso convinto verso rifiuti zero.

Per una serie di calcoli la legge elettorale attuale premia i vincitori del ballottaggio. “Un premio di maggioranza che consente loro di governare da soli – dice Quercioli – anche se l’adesione politica dei cittadini corrisponde sempre al voto preso al primo turno, ovvero l’attuale giunta governa la città con il 27% dei consensi”.

Niente apparentamento prima e niente collaborazione dopo. Il sindaco Falchi ha incontrato Quercioli, “venti minuti – dice il leader di Insieme – in modo informale”. “Un incontro interlocutorio – prosegue Quercioli – ci è stato detto che non c’era tempo per una approfondita discussione e ci è stato proposto un assessorato senza specificare con quali deleghe. Prendere o lasciare. Non potendo accettare tali metodi tipici della vecchia politica, abbiamo declinato la frettolosa offerta che dimostrava con chiarezza che di costruire alleanze non se ne sentiva il bisogno”.

E nonostante si parli di “porte aperte alla coalizione di Quercioli”, per ora pare chiusa la porta del Comune.

“Noi riteniamo che i rapporti tra forze politiche siano una cosa seria – dice Quercioli – avremmo parlato con Falchi sapendo di rappresentare il 19% degli elettori sestesi che hanno dato un contributo determinante alla sua elezione. Avremmo voluto discutere in modo serio di programmi, di metodi di gestione della cosa pubblica e dei criteri per la formazione della nuova giunta. Non è una questione di poltrone, ma di una vera alleanza indispensabile a risolvere i problemi, che richiede dignità e rispetto reciproco”.

Non piace a Quercioli il metodo ed è perplesso su gran parte della nuova giunta che giudica “una forte continuità con il passato che prevale sulla novità”. Giudica positivamente, invece, la scelta di Tomaso Montanari come consigliere del sindaco.

“Siamo all’opposizione – conclude Quercioli – e per il calcolo previsto dalla legge elettorale nonostante abbiamo preso più voti di due anni fa, abbiamo 2 consiglieri anziché 4, ma siamo pronti a porre attenzione su quanto viene fatto e dare sostegno se il caso”.