Quercioli: “Serve referendum popolare su Peretola, occasione utile per tutti”

CAMPI BISENZIO – Per Maria Serena Quercioli serve un referendum popolare sull’ampliamento dello scalo di Peretola, la cui opportunità è stata sollevata anche da Legambiente in questi giorni. “E’ dal gennaio scorso, che propongo – commenta Quercioli, consigliere comunale di Liberi di Cambiare – insieme agli alleati,  lo svolgimento di un referendum sul nuovo scalo […]

CAMPI BISENZIO – Per Maria Serena Quercioli serve un referendum popolare sull’ampliamento dello scalo di Peretola, la cui opportunità è stata sollevata anche da Legambiente in questi giorni. “E’ dal gennaio scorso, che propongo – commenta Quercioli, consigliere comunale di Liberi di Cambiare – insieme agli alleati,  lo svolgimento di un referendum sul nuovo scalo di Peretola e fino ad adesso nessuno si era espresso a favore. Forse perché era imbarazzante per Cgil e Legambiente sostenere l’identica mia posizione essendo io la rappresentante  del centrodestra?”.

“Sono oltre venti anni – prosegue Quercioli – che si discute dell’aeroporto e delle altre grandi infrastrutture del territorio senza che nulla prenda forma. Finora la sorte dell’aeroporto è restata appesa alla volontà politica degli amministratori pro tempore ed oggi rimangono immutate, nella sinistra, le battaglie ed i fantasmi del passato, le contraddizioni e tutte le storiche resistenze. In questo tumultuoso contesto politico, fatto di indecisionismo e giravolte – come dimenticare che le Giunte di Campi erano favorevoli all’inceneritore, ad esempio – nessuno si è mai chiesto cosa pensi al riguardo la  nostra Comunità sul tema aeroportuale”.

“È inevitabile – continua Quercioli – il referendum rappresenta una occasione che potrà servire a tutti: sarà una buona occasione per i comitati che vogliono affossare una volta per sempre questo progetto e per chi, come gli industriali e molti tecnici, avanzano le loro ragioni. Sarà lo strumento essenziale per stimolare un nuovo rapporto tra cittadinanza e istituzioni. Qualunque sarà il risultato che emergerà, un risultato, peraltro, tutt’altro che prevedibile, sarà stata fatta allo stesso modo la cosa giusta. Dopo anni di stallo, sul progetto serve un SI o un NO, un NI non è più consentito e la risposta deve provenire dai cittadini, gli unici detentori del diritto di dire come vogliono vivere, crescere, lavorare, svilupparsi. Qualunque cosa decideranno sarà sicuramente più condivisa e dunque certamente più forte” conclude Quercioli.