Regione. Medicina generale: raggiunto l’accordo per una migliore copertura dell’assistenza primaria

CAMPI BISENZIO – Approvato dalla Regione lo schema di accordo, raggiunto con le organizzazioni sindacali nella riunione del comitato regionale di medicina generale dello scorso 22 marzo, con il quale sono state condivise e definite alcune misure necessarie per agevolare l’adeguata copertura del servizio di assistenza primaria e assicurare l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza […]

CAMPI BISENZIO – Approvato dalla Regione lo schema di accordo, raggiunto con le organizzazioni sindacali nella riunione del comitato regionale di medicina generale dello scorso 22 marzo, con il quale sono state condivise e definite alcune misure necessarie per agevolare l’adeguata copertura del servizio di assistenza primaria e assicurare l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza sul territorio. Il documento è stato approvato nell’ultima seduta di giunta regionale del 6 aprile, in seguito a proposta di delibera dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini.

L’accordo prevede che, in attesa della riforma del tirocinio del corso di Formazione in Medicina Generale, al fine di assicurare un’adeguata e immediata copertura assistenziale e favorire la formazione sul campo dei medici, ogni medico frequentante il corso di formazione potrà acquisire fino a 800 assistiti il primo anno di frequenza del corso e fino a 1500 assistiti il secondo e il terzo anno. Inoltre, nelle situazioni in cui, a causa delle difficoltà di reperimento di medici titolari, sia necessario attribuire incarichi provvisori od aumentare temporaneamente il numero degli assistiti oltre il massimale individuale (fino a 1800), al fine di agevolare l’accesso all’ambulatorio del medico, grazie a questo accordo sarà assicurato ai medici che temporaneamente hanno preso in carico questi pazienti il supporto di personale di segreteria che faciliterà le operazioni di prenotazione delle visite o la richiesta di prescrizioni. Le misure saranno valide fino al 31 dicembre 2022, in attesa delle nuove definizioni a livello nazionale e nelle more dell’entrata in vigore del nuovo Accordo collettivo nazionale di medicina generale sottoscritto lo scorso 20 gennaio.