“Restiamo uniti contro la gestione scellerata del territorio del Pd”

SESTO FIORENTINO – “Restiamo uniti. Sono giorni importanti per il futuro di Sesto Fiorentino: tra poco più di due mesi si voterà per la nuova amministrazione. La priorità è l’elezione di una giunta rappresentativa della volontà di nuovo che nasce dalla popolazione: una amministrazione fondata sui valori della difesa dei beni comuni, del territorio e […]

SESTO FIORENTINO – “Restiamo uniti. Sono giorni importanti per il futuro di Sesto Fiorentino: tra poco più di due mesi si voterà per la nuova amministrazione. La priorità è l’elezione di una giunta rappresentativa della volontà di nuovo che nasce dalla popolazione: una amministrazione fondata sui valori della difesa dei beni comuni, del territorio e della salute, della stessa qualità della vita”.

A dichiararlo sono Rifondazione Comunista, Sesto Bene Comune, Alternativa Libera e Possibile che insieme fanno un nuovo appello alle forze progressiste, di sinistra e ai movimenti civici a restare uniti e lottare insieme contro la scellerata gestione del territorio da parte del Pd.

“Facciamo nuovamente appello – si legge in una nota – a tutte le forze progressiste, di sinistra e ai movimenti civici per unirsi e lavorare insieme a una campagna elettorale che punti a questo comune obiettivo interpretando i bisogni e le preoccupazioni di tanta parte della popolazione sestese. Sesto ha subìto in questi anni un pericoloso degrado che ha colpito soprattutto il centro storico ed è stata oggetto di scelte scellerate con la decisione di costruire un enorme inceneritore ed una pista aeroportuale di due chilometri e mezzo che distruggeranno definitivamente l’intero territorio della Piana e deterioreranno definitivamente la qualità della vita di tutti i cittadini di Sesto.
Tutto questo ha un responsabile: il Partito Democratico che ha guidato da sempre con diversi nomi e alleanze la Regione, la Provincia (poi città metropolitana) e il Comune di Sesto”.
“Noi chiediamo – conclude il documento – che questo Partito si faccia da parte, sia mandato all’opposizione dal voto popolare e sia bloccata e invertita questa progressiva deriva di degrado: è necessaria e possibile una nuova amministrazione fondata sulla difesa del territorio e gestita da un personale politico nuovo e sensibile alle buone pratiche e alla difesa dei beni comuni”.