Richard Ginori, Andrea Barducci risponde a due domande di attualità del Prc e del Pd

FIRENZE – Per Richard Ginori si sta delineando una soluzione. D’obbligo il condizionale, spiega il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, rispondendo a due domande d’attualità presentate da Rifondazione comunista e dal Pd. Il bando si chiude di fatto il 22 e l’augurio è che tutto si chiuda favorevolmente. Vi è una manifestazione d’interesse […]

FIRENZE – Per Richard Ginori si sta delineando una soluzione. D’obbligo il condizionale, spiega il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, rispondendo a due domande d’attualità presentate da Rifondazione comunista e dal Pd. Il bando si chiude di fatto il 22 e l’augurio è che tutto si chiuda favorevolmente. Vi è una manifestazione d’interesse del gruppo Gucci. Vi è la possibilità di riassorbire almeno 230 lavoratori, mentre rimarrebbe incerto il futuro di altri 70 dipendenti. Certo, rispetto a come si era profilata la situazione fino a poco tempo fa, si è oggi in presenza di una svolta. La Richard Ginori rappresenta tanto per il Made in Italy ed è una delle eccellenze che merita di essere difesa e rilanciata.
“C’è un’aria diversa – commenta per Rifondazione Andrea Calò – anche se alla Ginori si sente il peso della precarietà. Tuttavia questa volta si partirebbe da un soggetto di alto profilo industriale. E’ una prima base, dal momento che l’esclusione di tanti lavoratori sarebbe un problema davvero serio. Va verificato l’elemento dell’attendibilità della proposta, come base”.
Per Caterina Conti, del Pd, si può guardare con un po’ di ottimismo a questa nuova fase. Ci sarà il tempo per valutare le proposte, soprattutto quella definitiva. Decisivo il mantenimento della Richardi Ginori a Sesto e dirimente il ruolo delle istituzioni per il rigore degli accordi contrattuali. Su un altro piano, l’area Richard Ginori non può essere aggredita dalla speculazione grazie ai vincoli che sono stati previsti dal Comune di Sesto.