Rifiuti abbandonati e disagi per i residenti del Pl1 Pl13. La segnalazione

SESTO FIORENTINO – Non c’è pace per i residenti nella zona del Pl1 Pl13, il comparto “incompiuto” che adesso deve fare i conti anche con questa situazione: “Ormai è arcinota la disavventura di cittadini che per l’acquisto di un semplice appartamento di prima abitazione di edilizia economica e sociale, nei  PL13 e PL1 (sud di […]

SESTO FIORENTINO – Non c’è pace per i residenti nella zona del Pl1 Pl13, il comparto “incompiuto” che adesso deve fare i conti anche con questa situazione: “Ormai è arcinota la disavventura di cittadini che per l’acquisto di un semplice appartamento di prima abitazione di edilizia economica e sociale, nei  PL13 e PL1 (sud di via Pasolini) – dice Marcello Massi – hanno dovuto investire i risparmi di una vita pagando esorbitanti cifre (in alcuni casi circa 3.800 euro/ mq) cifre non certo rispondenti ai prezzi stabiliti dalle normative nazionali e regionali per un alloggio di edilizia economica sociale, vuoi per il conseguente fallimento di numerose imprese edili, vuoi per la poca attenzione e sensibilità mostrata nel tempo dall’amministrazione comunale sestese, nonostante che personalmente, a suo tempo, in qualità di consigliere comunale del centro destra, avessi presentato una infinità di interrogazioni in consiglio comunale”.

Per chi si è trovato di fronte al fallimento delle cooperative di costruzione il costo dell’abitazione è aumentato. “Gli acquirenti, in particolar modo della Cooperativa Edile Manta, che avevano chiesto un mutuo prima casa – racconta Massi – dopo un lungo e complicato iter burocratico di compromesso fallimentare, nel mese di maggio sono riusciti, a fatica, prendere o lasciare, a stipulare il contratto di compravendita accollandosi il frazionamento del mutuo, con ulteriori spese di accollo (richieste dalla banca erogatrice del mutuo)  nonostante avessero già pagato, la cifra pattuita e richiesta dalla  cooperativa) e mutui ad un tasso di interesse percentuale di molto superiore ai tassi ricorrenti e praticati da altri Istituti di credito”.

Ma le disavventure non sono finite. “Gli abitanti dei complessi residenziali  del PL1 ed i particolare del PL13 – dice Massi – nonostante paghino regolarmente la Tari, bollette del gas, bollette dell’energia elettrica, salatissime bollette a Pubbliacqua, sono stati abbandonati a se stessi. Di recente, con esattezza in data 15 maggio la presenza di due motorini abbandonati in fondo a viale Tiziano Terzani (PL13) e a distanza di due mesi, i motorini non sono stati ancora rimossi, meglio hanno cambiato solo posizione. Il fenomeno, del disinteresse delle istituzione a rimuovere ciò che viene indebitamente e incivilmente abbandonato in una zona, allorché di recente edificazione, con abitazione prive di abitabilità per mancanza di completamento dell’area urbanizzata, evidentemente ha spinto alcuni cittadini e  imprese a far diventare la parte terminale di viale Terzani luogo di  discarica  incontrollata”.

Via Terzani, nella sua parte finale, spiega Massi è diventata una discarica dove si trova di tutto dagli scarti di cartongesso, ai contenitori di vernice, vecchi stracci, rottami di fax telefono, cartoni, bottiglie di vetro, tubi di neon.

“Le istituzioni competenti non vedono e non sentono? – chiede Massi – Quali provvedimenti intendono attuare per eliminare l’attuale discarica? Quali provvedimenti intendono adottare affinchè tali situazioni non si ripetano in futuro?”.