Rifondazione: “Il centro-sinistra regionale insiste su un aeroporto anacronistico per tutta la Toscana”

FIRENZE – “Per il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, tutto può stare insieme nella Piana fiorentina: un parco, il polo scientifico, un nuovo aeroporto. Ci manca solo uno space center per Elon Musk….”: è il Partito della Rifondazione Comunista, nello specifico le Federazioni di Firenze, Pisa e Prato, che prende posizione dopo il convegno […]

FIRENZE – “Per il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, tutto può stare insieme nella Piana fiorentina: un parco, il polo scientifico, un nuovo aeroporto. Ci manca solo uno space center per Elon Musk….”: è il Partito della Rifondazione Comunista, nello specifico le Federazioni di Firenze, Pisa e Prato, che prende posizione dopo il convegno di presentazione, nella giornata di ieri, del  PRIIM (Piano integrato infrastrutture e mobilità). “Comprendiamo – spiegano in una nota – l’imbarazzo di una politica pronta a negare le proprie contraddizioni, ma ci aspetteremmo di meglio da chi al governo del territorio non riesce ad offrire adeguati collegamenti con il trasporto pubblico locale alla cittadinanza. Sul piano ambientale non c’è da costruire nuove piste “più verdi”: semmai c’è da volare meno, garantendo che non ci siano conseguenze sui livelli occupazionali e salariali di chi lavora”.

“Se il centro-destra si contraddice a livello locale, – aggiungono – a seconda dell’aeroporto che più deve difendere (quello di Firenze, contrapposto a quello di Pisa), il centro-sinistra non ci sembra messo meglio: a seconda di dove è dice una cosa diversa. Ma nel frattempo Eugenio Giani conferma le idee sbagliate e anacronistiche che da sempre lo contraddistinguono su questo tema. Cioè ripropone le stesse grandi opere impattanti pensate decenni fa, lo stesso modello di sviluppo devastante, ma fa un passo in più: lo vuole realizzare con i soldi del Pnrr, sarebbe questa la svolta epocale?”. 

“Confermiamo – concludono – di essere al fianco del pianeta e dei nostri territori, della ricerca scientifica e universitaria, dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori vittima delle esternalizzazioni, delle popolazioni sorvolate. Sappiamo benissimo che il sistema che mette in contrapposizione queste esigenze è in realtà interessato a far stare meglio solo chi trae i suoi profitti da un modello, appunto, insostenibile.  Su cui in consiglio regionale sono quasi tutti d’accordo. Come sempre lavoreremo per contrastare – noi insieme ad altri – questo inquietante continuismo”.