CAMPI BISENZIO – Un parco nel centro, quello intitolato a Iqbal, dimenticato e il vecchio stadio Lanciotto abbandonato vittima di atti vandalici. Anche Rifondazione torna a parlare del futuro del parco Iqbal nato come parco per i bambini e da alcuni anni privo di una gestione e del vecchio stadio Ballerini. “La scelta del Pd di tenere nel Parco Iqbal la sua festa democratica dall’11 al 30 giugno conferma l’importanza di questo parco per la popolazione di Campi Bisenzio – dicono in una nota Lorenzo Ballerini, Lorenzo Ciampi, Maria Luisa Mancini, Sandro Targetti di Rifondazione – Il Circolo di Rifondazione Comunista di Campi si è sempre opposto, dentro e fuori il consiglio comunale, alla vendita del vecchio campo sportivo Lanciotto per realizzare al suo posto nuove costruzioni private ed una nuova strada tra via Mascagni e via Vittorio Veneto ed ha richiesto in alternativa di estendere/salvaguardare il Parco Iqbal, per renderlo ancor più fruibile per i cittadini, le famiglie, i bambini e le bambine. Il terreno dell’ex campo sportivo Lanciotto è stato aggiudicato nel maggio 2013 dopo ben 4 aste, ad un prezzo decisamente inferiore alla prima gara, ma tuttora risulta essere di proprietà comunale perchè l’atto di vendita non è stato ancora fatto”.
Secondo Rifondazione “è ancora possibile fermare il progetto e ripensare il futuro di questa importante area verde”. E su quest’area avanza alcune richieste al Pd e alla giunta comunale. Rifondazione chiede di “mantenere la proprietà pubblica dell’area e azzerare sia le previsioni edificatorie previste nell’area oggetto di variante, sia la costruzione di una strada per collegare via Mascagni a via Vittorio Veneto, che cancellerebbe la maggior parte dell’area verde rappresentata dal campo sportivo e attraverserebbe la parte sud-ovest del Parco Iqbal, con un inevitabile impatto negativo”, di utilizzare l’area per attrezzature sportive e collegarla al parco Iqbal e “modificare la viabilità della zona ed i percorsi dei mezzi pubblici per ridurre e distribuire l’impatto ambientale del traffico più pesante (autobus e pulman), evitando così di concentrarlo su un’unica strada”.
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