“Rischiamo di non riaprire”. Raccolta fondi online per la Casa del popolo di Quinto Alto

SESTO FIORENTINO – “La Casa del Popolo di Quinto Alto, rischia di non riaprire” è questo l’appello lanciato nel web. Cento anni di storia che rischiano di scomparire, soffiati via dall’emergenza sanitaria che sta mettendo tutti a dura prova. La Casa del popolo di Quinto Alto, schiacciata dal peso di questo potente virus, chiusa da […]

SESTO FIORENTINO – “La Casa del Popolo di Quinto Alto, rischia di non riaprire” è questo l’appello lanciato nel web. Cento anni di storia che rischiano di scomparire, soffiati via dall’emergenza sanitaria che sta mettendo tutti a dura prova. La Casa del popolo di Quinto Alto, schiacciata dal peso di questo potente virus, chiusa da due mesi, rischia di non riaprire più e far volare via la storia delle persone. Per questo è nato dai volontari della struttura di via Venni una raccolta fondi online attraverso GoFoundMe, la piattaforma che permette di raccogliere donazioni per cause che stanno a cuore alla comunità. “La Casa del Popolo di Quinto Alto, rischia di non riaprire””Ci rivolgiamo a tutti quelli che vogliono bene alla Casa del Popolo di Quinto Alto, a chi è già passato  o tornerà da noi per una serata all’insegna di jazz e poesia, per una pizza e un bicchiere di vino, per un sorriso e due chiacchiere in compagnia”. Si apre così l’appello online e l’invito a contribuire al sostegno della struttura. Certo il momento non è dei migliori, ma proprio per questo ciascuno di noi può fare qualcosa per continuare a mantenere viva la socialità (concetto adesso molto cambiato rispetto a due mesi fa, ma che siamo certi tornerà presto nel modo che abbiamo sempre conosciuto).

“La Casa del Popolo di Quinto Alto, rischia di non riaprire – si legge nella raccolta fondi online – In molti conoscete gli sforzi che compiamo per pagare il mutuo, le utenze e per coprire tutte le spese. In questi mesi di chiusura forzata siamo rimasti completamente privi di quelle entrate che ci consentivano di pagare gli stipendi, i fornitori e di rispettare i pagamenti”. Questa situazione ha travolto anche coloro che avevano trovato una sede all’interno della Casa del Popolo di Quinto Alto. “Anche i nostri ‘inquilini’ sono in difficoltà per la chiusura della palestra e dell’asilo e non sono in grado di pagarci l’affitto, – prosegue l’appello – ma come è nel nostro spirito, cercheremo di aiutare anche loro. In questi due mesi abbiamo già accumulato circa quindicimila euro di debiti (tasse, utenze, fornitori, rate del mutuo, assicurazione immobile e volontari). La Casa del Popolo vale molto più di qualsiasi cifra, è la seconda casa di tutti, è la nostra memoria e il nostro futuro. Vi chiediamo quindi di aiutarci in questo momento particolare facendo girare questa campagna il più possibile su tutti i social media. Anche una donazione minima ci aiuterà ad affrontare questa tempesta”.