Rossi: “Distretto ferroviario, la Toscana all’avanguardia per la sicurezza dei trasporti”

FIRENZE – “E’ grazie a realtà come queste che la Toscana può dirsi all’avanguardia per la sicurezza dei trasporti. Sono orgoglioso di essere qui a testimoniare il nostro interesse e partecipi di questa sfida. Siamo nel cuore pulsante del distretto dove si provano componenti e mezzi rotabili, dove lavorano addetti di grande professionalità e dove […]

FIRENZE – “E’ grazie a realtà come queste che la Toscana può dirsi all’avanguardia per la sicurezza dei trasporti. Sono orgoglioso di essere qui a testimoniare il nostro interesse e partecipi di questa sfida. Siamo nel cuore pulsante del distretto dove si provano componenti e mezzi rotabili, dove lavorano addetti di grande professionalità e dove si rivolgono da ogni parte del mondo a due aziende che sono leader a livello mondiale nel loro settore”. E’ questa la ferma convinzione del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ieri mattina ha visitato, insieme all’assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, la Italcertifer, società del gruppo Ferrovie dello Stato, partecipata per l’11% dalla Regione Toscana.

“Siamo nel distretto ferroviario più importante d’Italia, – ha aggiunto – che dà lavoro a 5.000 addetti con le sue 114 imprese crea un fatturato di 1 miliardo e mezzo. Con un atto di politica industriale, quella politica che in Italia purtroppo manca, abbiamo deciso di sostenere chi lavora per garantire la sicurezza del trasporto su ferro, convinti come siamo che questa modalità sia destinata a svilupparsi essendo la più ecologica e la più sicura, il miglior modo per garantire il diritto alla mobilità che ogni cittadino detiene”.

Per l’amministratore delegato e direttore generale dalla società, Carmine Zappacosta, “questa è la dimostrazione che una partecipata pubblica può stare sul mercato ed è leader mondiale anche grazie al contributo delle Università e a Rfi che ci ospita nelle strutture di sua proprietà. È tutto questo crea un circuito virtuoso che ci permette di essere ambasciatori della sicurezza nel mondo e di esportare i nostri cervelli, senza dimenticare il fatto che in due anni siamo passati da 60 a 160 dipendenti a tempo indeterminato”.

Anche la multinazionale tedesca Knorr-Bremse, per voce dell’amministratore delegato della divisione italiana, Simone Mantero, ha detto che “in Toscana si lavora benissimo. Noi siamo qui da 35 anni e questo distretto funziona al meglio e raggruppa numerose eccellenze. Noi cerchiamo di stare al passo di queste eccellenze. Così siamo la numero uno al mondo per i sistemi frenanti e in questo momento siamo a bordo dei nuovi treni Pop e Rock con porte, aria condizionata, freni e sistemi sanitari, perché vogliamo dare ai passeggeri un servizio degno del nostro nome di quello dei costruttori dei treni”.