“Serve un nuovo segretario ma anche un nuovo gruppo dirigente”: primarie Pd, si alza il sipario sul comitato signese per Bonaccini

SIGNA – Si alza il sipario sul comitato signese che sostiene la candidatura di Stefano Bonaccini alle primarie per la scelta del nuovo segretario nazionale del Partito Democratico. A presentarlo, oltre a illustrarne le motivazioni, l’attuale capo gruppo del Pd in consiglio comunale, Viola Valguarnera (insieme a lei l’assessore alle politiche sociali Chiara Giorgetti) per […]

SIGNA – Si alza il sipario sul comitato signese che sostiene la candidatura di Stefano Bonaccini alle primarie per la scelta del nuovo segretario nazionale del Partito Democratico. A presentarlo, oltre a illustrarne le motivazioni, l’attuale capo gruppo del Pd in consiglio comunale, Viola Valguarnera (insieme a lei l’assessore alle politiche sociali Chiara Giorgetti) per un organismo di cui fanno parte Elisa Binella, Daniele Boscolo e Fabio Nuti, anche loro consiglieri comunali del Pd, Gabriele Mascritti, membro della segreteria del Pd, Serena Nesti, presidente del circolo Pd di San Mauro, l’assessore alla mobilità di Palazzo Vecchio, il signese Stefano Giorgetti, e l’ex sindaco di Signa, Alberto Cristianini. Insieme a loro, all’interno del comitato, anche Augusto Perotti, Rossella Murri, Antonino Leonardo, Mario Baldinotti, Sonia Bacherini, Irene Mazzoni e Leandro Bigalli. “Un gruppo di donne e uomini – si legge in una nota – che crede in un nuovo Pd, unitario e capace di rappresentare le istanze e le esigenze di una società articolata e complessa”.

Tutto questo in vista di “un congresso importante per noi e per il paese: il Pd dovrà avere la capacità di tornare a essere il punto di riferimento della sinistra e dei progressisti, per questo siamo convinti che serva una guida sicura, credibile, aperta, capace di ascoltare le persone, aggregarle e ridare un senso all’azione politica del partito”. “Una guida incarnata da Stefano Bonaccini, persona concreta e decisa, capace di portare quell’innovazione giusta e necessaria che serve per rilanciare il Pd, a cominciare dal cambiamento del gruppo dirigente che, anche alla luce dei disastrosi risultati degli ultimi anni, deve lasciare definitivamente il posto ad altri”.

Da qui il richiamo a tanti aspetti che il neo nato comitato ritiene fondamentali: una politica che non umili il merito e al tempo stesso aiuti i più deboli e chi è in difficoltà; la necessità che il Pd torni a essere il partito del lavoro per come è oggi, “fatto di figure diverse, ridando centralità ai problemi delle persone, costruendo soluzioni che diano stabilità, opportunità di crescita personale e giustizia sociale, diritti collettivi, individuali e civili”; ma anche una crescita culturale e giuridica dei diritti individuali e sociali. Per passare infine alla scuola (“il volano di crescita del paese”) e all’ambiente (“partendo da una società sostenibile”).

Tante insomma le tematiche “messe sul piatto”, anche se “la sfida vera è quella di fare un congresso che parli di problemi e di linee politiche da seguire e non di persone; il fatto che ci siano altri candidati è per noi un elemento positivo, se appunto la logica delle candidature è quella di confrontare punti di vista in parte diversi, sensibilità più accentuate e spesso complementari, per arricchire e rafforzare il profilo politico e identitario del partito”. In attesa delle primarie e dell’appuntamento con le “urne”, anticipato al 26 febbraio, il primo appuntamento in programma è quello di giovedì 26 gennaio alle 21.15 nei locali dell’ex tiro a volo alla presenza dell’assessore al bilancio del Comune di Firenze, Giovanni Bettarini, chiamato a illustrare la mozione Bonaccini.