Sesto Fiorentino: la Casa del popolo di Quinto Alto diventa un “film”

SESTO FIORENTINO – Chi è che frequenta la Casa del Popolo e perché? Per rispondere a questa domanda, alla “Ciddippì” di Quinto Alto non…. E ci hanno fatto addirittura un film-documentario, un corto di 37 minuti con una storia iniziale e tante interviste montate ad arte. Proiettato ieri sera nello spazio all’aperto davanti alla Casa […]

SESTO FIORENTINO – Chi è che frequenta la Casa del Popolo e perché? Per rispondere a questa domanda, alla “Ciddippì” di Quinto Alto non…. E ci hanno fatto addirittura un film-documentario, un corto di 37 minuti con una storia iniziale e tante interviste montate ad arte. Proiettato ieri sera nello spazio all’aperto davanti alla Casa del popolo, ha riscosso molto successo (e risate) tra gli spettatori, molti dei quali erano protagonisti del video e si sono rivisti per la prima volta. Il film, titolato “In(solitaria)mente” – perché un circolo è il luogo per eccellenza dove c’è sempre qualcuno e non si stà mai da soli- dà un affresco a tutto tondo della varia umanità che frequenta la CdP di Quinto, con un occhio di riguardo per i “ragazzi del muretto”, la compagnia di giovani che si ritrova lì davanti. Tra gli intervistati, c’è chi fa il corso di teatro, chi il corso di disegno, chi viene solo a vedere la partita; chi viene ogni tanto a mangiare la pizza e chi è fisso dall’ ’86, chi suona in uno dei gruppi (5) che fanno le prove nella sala al primo piano e chi vien qui perché “sono fidanzata con lui”, chi “finanzia il bar” tutte le sere da 7 anni e chi vuole il kalashnikov. Quasi del tutto assente il discorso politico, il circolo sembra rimanere importante per la sua funzione associativa, come ha ricordato il presidente Roberto Bonaiuti. “Un luogo dove ritrovarsi per combattere la solitudine dei non-luoghi della vita moderna”.
Alessandro- Regista e ideatore del film, presidente dell’associazione culturale Alti e Bassi che tiene alla “Ciddippì” dei corsi di teatro. “Volevamo qualcosa dedicato ai frequentatori del Circolo che riuscisse a coinvolgere tutti, anche i ragazzi del muretto. E credo che la cosa sia riuscita”.
Il film, sceneggiato dalla giovane artista Alida Favata (autrice tra l’altro del monumento ai caduti a Colonnata)che tiene i corsi di disegno alla Cdp, è stato realizzato con il supporto del “Progetto Giovani” del Comune di Sesto Fiorentino, e sarà prossimamente distribuito in diverse copie.

FOTO: Marco e Lorenzo- nel film hanno espresso cosa rappresenta per loro la Cdp. Lorenzo “Vive praticamente qui da 7 anni, sono più qui che a casa- è come se fosse casa mia”.  Per Marco, il circolo di Quinto è l’ideale perché “Sul cocuzzolo i problemi della piana non arrivano”. Rispetto ad altri giri, qui  sembra esserci meno smania di apparire, meno violenza, più tranquillità. “Siamo isolati, certa gente non ci arriva”.
Viola e Luca. Come nel film, Luca ribadisce che il circolo è un buon luogo di ritrovo “Pre-serata”, nel senso che ti ritrovi lì dopo cena, magari prendi da bere, e poi puoi partire per altri locali, magari a Firenze. Viola, che nel video non compare “ma vivo fissa qui da tre anni” è però la voce della verità “Alla fine si finisce per rimanere sempre qui”.

 Oliver Zei, consigliere della Casa del Popolo di Quinto. “Gestire un circolo come questo è piuttosto faticoso, ci sono molte attività da gestire e coordinare”.

Il presidente Roberto Bonaiuti con uno dei ragazzi, Alessandro. Bonaiuti negli ultimi anni si è dato da fare per cercare di riavvicinare i giovani alla casa del Popolo e rivitalizzarla con spettacoli musicali, teatrali, iniziative di vario genere. “L’idea, presente anche alla base della trama del film, è permettere una continuità; continuare a fare attività nei locali della Casa del popolo per mantenerla in vita e permettere anche a chi verrà dopo di poterla utilizzare. Se di dieci iniziative ne riesce anche solo una, è già un successo”.