Sesto Fiorentino: Richard Ginori, alle 22.30 si chiuderanno i cancelli

SESTO FIORENTINO – Ultimo giorno di lavoro. Da domani i 337 lavoratori della Richard Ginori (tranne un ristretto numero di fornaciai che saranno impegnati nella manutenzione dei forni che non saranno spenti per evitarne il “crollo”) saranno a casa non per ferie ma per la cassa integrazione straordianria che, se entro il 30 agosto non […]

La lettera con la quale si comunica la cassa integrazione straordinaria

SESTO FIORENTINO – Ultimo giorno di lavoro. Da domani i 337 lavoratori della Richard Ginori (tranne un ristretto numero di fornaciai che saranno impegnati nella manutenzione dei forni che non saranno spenti per evitarne il “crollo”) saranno a casa non per ferie ma per la cassa integrazione straordianria che, se entro il 30 agosto non sarà individuata una soluzione per la vendita dell’azienda a una delle quattro cordate disponibili all’acquisizione, equivarrà alla chiusura della fabbrica. Il più antico marchio industriale italiano, secondo solo all’Ansaldo, rischia di morire dopo anni di agonia. Triste l’uscita degli ultimi trenta dipendenti dopo il fischio della sirena alle 16.30. Per quasi unìora e mezzo sono usciti alla spicchiolata con il capo chino e poca voglia di parlare.

Raffaella e la sua pianta

Raffaella si è portata via la piantina che curava amorevolmente nel suo ufficio.

“Da 16 anni lavoro qui – ha detto con gli occhi lucidi – non voglio piangere, non fatemi piangere. Mi porto a casa la mia pianta. L’anno scorso quando andai in ferie la nutrii con una bottiglia d’acqua conficcata in terra. Quest’anno è meglio la porti via con me”.

Alle 22.30 i cancelli saranno serrati. Il 30 agosto, in definitiva è vicino. O forse, per molti, potrebbe non arrivare più.