“Sicurezza e libertà”, le parole di Minniti per non perdere una sfida decisiva

SIGNA – Una serata per parlare di “Sicurezza e libertà”. E’ stata quella “andata in scena” ieri al circolo Colli Alti, riprendendo pari pari il titolo del libro scritto per Rizzoli dall’ex ministro degli interni Marco Minniti. Insieme a lui Monia Monni, consigliere regionale del Pd, che aveva chiesto a Minniti “di tornare nei nostri […]

SIGNA – Una serata per parlare di “Sicurezza e libertà”. E’ stata quella “andata in scena” ieri al circolo Colli Alti, riprendendo pari pari il titolo del libro scritto per Rizzoli dall’ex ministro degli interni Marco Minniti. Insieme a lui Monia Monni, consigliere regionale del Pd, che aveva chiesto a Minniti “di tornare nei nostri territori – ha spiegato – perché il Partito Democratico ha il dovere di dare risposte serie e credibili alla richiesta dei cittadini di avere maggiore sicurezza. Non dobbiamo inseguire la propaganda di Salvini, ma offrire da sinistra una visione alternativa che passi da un rinnovato senso di comunità e dalla convinzione che sia lo Stato a dover garantire la sicurezza, senza armare la mano dei cittadini”. Ed è stato questo il “fil rouge” dell’incontro, a cui hanno partecipato tanti amministratori, anche dei Comuni vicini, fra cui il sindaco di Signa Alberto Cristianini, il sindaco di Lastra a Signa Angela Bagni, l’assessore alla cultura del Comune di Signa Giampiero Fossi e il segretario del Pd campigiano Lorenzo Loiero. Una serata (che si è conclusa con l’apericena preparato dai volontari del circolo) in cui l’ex ministro – è rimasto in carica sedici mesi – non si è certo tirato indietro, facendo autocritica (“Abbiamo perso le elezioni anche per la poca attenzione prestata alla questione della sicurezza”) ma anche rilanciando la sfida per il futuro: “Libertà e democrazia devono restare i princìpi su cui si basa questo paese e che invece stiamo correndo il rischio di perdere. E’ vero, serve un rapporto più stretto, più integrato tra le forze di polizia, dal livello nazionale a quello locale, ma le armi da usare da parte dei cittadini devono restare quelle della democrazia e della partecipazione”. Non a caso, Minniti ha parlato in termini positivi del controllo di vicinato, “purché non ci siano giustizieri della notte…”, ma anche ribadito alcuni concetti fondamentali: “Quando si parla di sicurezza, bisogna restare fermi su valori come libertà e umanità, insieme a una maggiore capacità di ascolto, necessaria per combattere la paura. Proprio perché la paura è un sentimento e come tale va considerato”. Con una stoccata finale nei confronti dell’attuale governo: “Adesso si ha la percezione che sul territorio italiano ci sia un maggiore spiegamento delle forze dell’ordine. Ma nessuno di chi è al governo adesso dice che questa è la logica conseguenza di un percorso iniziato dal governo precedente quando, per esempio, tanti rappresentanti delle forze di polizia hanno iniziato a prepararsi in modo adeguato, anche con dei corsi, che poi si sono conclusi nelle ultime settimane”.

Pier Francesco Nesti