Signa ha un “nuovo” segretario generale: il ritorno di Simonetta Fedeli

SIGNA – Non si può certo dire che il Comune di Signa abbia un “nuovo” segretario generale. Dal 16 settembre, infatti, al posto di Marco Pandolfini (passato al Comune di Scandicci) è subentrata Simonetta Fedeli, che era già stata responsabile di uno dei settori più delicati di tutta la macchina amministrativa dal 1 ottobre 1999 […]

SIGNA – Non si può certo dire che il Comune di Signa abbia un “nuovo” segretario generale. Dal 16 settembre, infatti, al posto di Marco Pandolfini (passato al Comune di Scandicci) è subentrata Simonetta Fedeli, che era già stata responsabile di uno dei settori più delicati di tutta la macchina amministrativa dal 1 ottobre 1999 al 1 maggio 2003. “Quando il presidente del consiglio comunale – spiega la stessa Fedeli – era proprio Alberto Cristianini (sindaco era invece Paolo Bambagioni), per cui tornando qui mi è sembrato di “riannodare” i fili con il passato…”. In questi anni è stata prima al Comune di Empoli e al Comune di Fiesole, per poi lavorare alla Provincia di Genova, alla Provincia di Livorno e, da febbraio 2012 ad agosto 2013, al Comune di Siena, ovvero nel periodo più “caldo” degli ultimi tempi nella città del Palio. Adesso, infine, il ritorno a Signa, “voluto – continua – anche per avvicinarsi a casa” visto che il neo segretario generale del nostro Comune, originaria di Milano, vive da tempo a Firenze. L’abbiamo incontrata nel suo ufficio, dove ha già iniziato a mettere a posto i vari fascicoli prima di “riprendere contatto” con quello che è stato il suo posto di lavoro nei primi anni duemila. L’occasione giusta, quindi, per proiettarsi nel futuro ma anche per fare un confronto, seppur sommario, con la Signa che era e quella che è oggi. “Devo dire – spiega – che, guardandomi intorno, Signa è notevolmente migliorata dal punto di vista estetico. Una delle prime cose che ho notato è stata lo spostamento del mercato, che prima era decisamente più “ingombrante” per la vita del palazzo comunale. Ma mi piace sottolineare anche il lavoro fatto per dare un volto nuovo alle piazze dislocate sul territorio, una su tutte piazza Cavalotti. Per non parlare del parco dei Renai che proprio dieci anni fa ha mosso i primi passi (il taglio del nastro ci fu infatti nel settembre del 2000) e che oggi è diventato grande, “può guidare il motorino”…”. Insomma, quello che è giustamente considerato come il polmone verde di tutta l’area metropolitana, grazie al lavoro svolto in questi anni dalla società di gestione e dall’amministrazione comunale, è considerato come una delle sfide vinte da Simonetta Fedeli: “Sicuramente sì. Al contrario, invece, ho qualche rimpianto per quello che poteva essere e non è stato quando si parla dell’ex caserma dei carabinieri. Ma vi posso assicurare che stiamo lavorando perchè anche in questo caso si trovi una soluzione che porti al recupero funzionale dell’immobile”. Certo, il fatto di aver ripreso in mano da poco il timone della macchina organizzativa del Comune, non le consente di sbilanciarsi troppo sul futuro di Signa; qualche considerazione tuttavia vuole farla: “Lavoro in un Comune dove c’è sempre molto da fare. Un Comune sano, che ha una gestione oculata e dove si registra un buon compromesso fra le spese sostenute dai cittadini e i servizi erogati. Di contro i margini per fare qualcosa in più si restringono tutti gli anni e non è semplice trovare le risorse per rispondere a tutte le richieste”.