“Signa Temporis” si affida al drone subacqueo per cercare in Arno la statua di Felice Cavallotti

SIGNA – Dopo il primo sopralluogo, alla fine di aprile, con l’ausilio dei sommozzatori, “Signa Temporis” mantiene ha mantenuto alta l’attenzione verso il duplice obiettivo che si è posta: la ricostruzione fotografica dei pilastri del vecchio ponte, al fine di scoprirne le origini, e l’individuazione della statua di Felice Cavallotti, gettata in Arno dal Ponte […]

SIGNA – Dopo il primo sopralluogo, alla fine di aprile, con l’ausilio dei sommozzatori, “Signa Temporis” mantiene ha mantenuto alta l’attenzione verso il duplice obiettivo che si è posta: la ricostruzione fotografica dei pilastri del vecchio ponte, al fine di scoprirne le origini, e l’individuazione della statua di Felice Cavallotti, gettata in Arno dal Ponte nel 1926 da parte di una squadra fascista. E così nei giorni scorsi è tornata a “scandagliare” il fiume grazie all’utilizzo di un drone subacqueo. Con due operazioni nel corso della giornata, una la mattina e l’altra il pomeriggio. E le sorprese non sono mancate, visto che a 10 metri dalla passerella verso valle, a circa metà della prima arcata, a 4.70 metri di profondità, è stato localizzato un pezzo lavorato, di colore bianco, probabilmente marmo. Ma non è finita qui perché è stata localizzata anche la base dei piloni con continuità medievale con quello che si vede all’esterno. In più è stata rinvenuta una longarina che probabilmente fa parte del Ponte Bailey e un probabile frammento della ringhiera del vecchio ponte. Insomma, il lavoro va avanti.