SESTO FIORENTINO – Del “caso Sesto” oggi se ne è parlato anche a Roma. Per voce di Nicola Fratoianni, coordinatore di Sel e membro dell’esecutivo nazionale di Sinistra Italiana, e Alfredo D’Attorre, parlamentare, ex bersaniano. “Su quali indicazioni dare ai ballottaggi non decide una segreteria, i territori stanno discutendo”. Così Fratoianni “ha scansato una domanda su come la sua formazione politica si schiererà in vista del secondo turno delle elezioni amministrative, nelle città in cui non fa parte delle coalizioni approdate al ballottaggio”. In una conferenza stampa alla Camera, al termine appunto di una riunione dell’esecutivo che gestisce la fase di avvicinamento al congresso fondativo di Si, Fratoianni e D’Attorre hanno fatto il punto sui risultati del voto di domenica scorsa. Per Si, ci sono state “luci e ombre”, ha sostenuto D’Attorre, rivendicando “gli esiti lusinghieri di Bologna, Cagliari, di alcune città pugliesi e di Cosenza”, “oltre al risultato straordinario di Sesto Fiorentino, dove andiamo al ballottaggio contro il candidato renziano”. D’Attorre non ha negato che invece “i risultati di Roma e Torino, dove avevamo in campo due dirigenti nazionali sono andate molto al di sotto delle aspettative. Un dato sul quale oggi abbiamo avviato una riflessione”. E ancora: “Renzi dice che se guarda alla sua sinistra non vede nulla; molte cose non vede, e glielo hanno ricordato gli elettori. In ogni caso, è paradossale che alle parole sprezzanti di Renzi facciano eco molti candidati sindaci del Pd che improvvisamente si preoccupano di chiedersi cosa farà
la sinistra”.
la sinistra”.