CALENZANO – “Da quando una amministrazione spinge e partecipa alla fusione di due società sportive?” E’ la domanda che si pone ed esprime in una nota Sinistra per Calenzano e riguarda due società calcistiche. “Lo stadio di Calenzano è dato in gestione alla società di calcio Folgor Calenzano dal 2016 al 2026. In quello stadio si allena e gioca anche l’Athletic Calenzano – prosegue la nota – Il 15 ottobre la giunta calenzanese ha deliberato che: ‘l’amministrazione e le associazioni sportive concordano sulla necessità di avviare un percorso di aggregazione delle due società’, che si avvii la costituzione di un gruppo di lavoro per aiutare il completamento della fusione e che all’interno di questo gruppo ci sia anche la presenza di un consigliere del Comune di Calenzano, in quanto proprietario dello stadio”. Dopo questa notizia Sinistra per Calenzano si chiede “come mai l’amministrazione entra nel merito delle decisioni di una società alla quale è stata data fiducia nella gestione dell’impianto comunale fino al 2026? Quella fiducia traballa?”.
Sinistra per Calenzano aggiunge che “come se ciò non bastasse, si sceglie anche il consigliere da impegnare in questa azione. Coincidenze della vita la scelta cade sul presidente del consiglio comunale Alessio Pedrini, più conosciuto per il suo ruolo nella società di calcio che per quello istituzionale. A nostro avviso l’amministrazione comunale deve essere completamente estranea alla fusione delle società, in quanto ha il compito di controllare la convenzione con quelle attuali ed eventualmente con la società futura. Essere quindi parte ‘terza’ non coinvolta nella gestione delle società. In tutto questo l’assessore allo sport dove è? Come mai non ha preso in carico la questione? Alcune realtà hanno una priorità che travalica l’amministrazione stessa? Ci sono cose che gli assessorati non possono o non devono gestire? Forse sono domande troppo difficili alle quali, purtroppo, pensiamo che non avremo risposta. Di certo, i cittadini calenzanesi e noi, qualche certezza sui modi ed i metodi, non tanto trasparenti, di questa amministrazione ce la siamo fatta”.