SESTO FIORENTINO – Ancora un altro racconto sul terremoto. Arriva da Marcello Massi.
“Il 24 agosto ultimo scorso al momento del terremoto ero nella casa paterna a San Martino di Acquasanta Terme, al momento del terremoto mi ero appena levato dal letto per andare al bagno. Ho svegliato mia moglie e siamo rimasti impietriti, immobili, per tutta la durata del terremoto (circa 2′) vicino ad una finestra e l’unico pensiero era ” tra poco la casa crollerà e saremo sommersi dalle macerie”.
Per fortuna, ringraziamo Iddio, quello che pensavamo non si è verificato, l’abitazione è stata solamente lesionata e, terminato il terremoto siamo scappati fuori e passato il resto della notte in piazza, in macchina. La sensazione? direi che al momento del terremoto ero smarrito, disorientato e diciamo pure rassegnato. Purtroppo il panico è comparso solo nei giorni successivi ( nella stessa giornata del 24 abbiamo lasciato la casa e siamo rientrati a Sesto Fiorentino). Quando la situazione della tragedia, in genere, si è manifestata nella sua completezza (morti, feriti, abitazioni rase al suolo) si sono susseguiti notti di panico e risvegli improvvisi e agitati con forti sudorazioni.
Purtroppo queste ultime tremende scosse, sentite anche nella piana, hanno riacceso un senso di panico e di agitazione. Ho contattato, telefonicamente mio fratello che mi ha riferito che la scossa di stamane è stata peggiore di quella del 24 agosto e i danni alle abitazioni sono ancora più evidenti, ma a San Martino di Acquasanta Terme non ci sono state altre distruzioni di case, al paese sono rimaste pochissime persone che possono essere contate con le dita di una mano ed paese è isolato per l’interruzione della strada in più punti per la caduta di numerosi massi di alcune tonnellate”.