Smantellata organizzazione che importava droga a Firenze e Prato, nove arresti

FIRENZE – Nove arresti sono scattati tra Firenze, la Germania e l’Albania per smantellare un’organizzazione dedita all’importazione e allo spaccio di cocaina e marijuana tra Firenze e Prato. Gli arresti sono stati eseguiti dal nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Firenze. Le indagini, coordinate dal pm Luigi Monferini, hanno preso il via nell’ottobre […]

FIRENZE – Nove arresti sono scattati tra Firenze, la Germania e l’Albania per smantellare un’organizzazione dedita all’importazione e allo spaccio di cocaina e marijuana tra Firenze e Prato. Gli arresti sono stati eseguiti dal nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Firenze. Le indagini, coordinate dal pm Luigi Monferini, hanno preso il via nell’ottobre del 2015 e hanno portato a 11 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Erminia Bagnoli: sono in corso le ricerche all’estero degli altri due componenti, albanesi, da parte della polizia tedesca e albanese.

Dalle prime attività di controllo i militari sono stati in grado di disegnare l’intero organigramma del sodalizio, composto per la maggior parte da uomini di nazionalità albanese, tra i 30 e i 56 anni. L’attività investigativa ha poi trovato riscontro grazie all’arresto in flagranza di reato di uno dei componenti l’organizzazione trovato in possesso di circa un chilogrammo di cocaina. Le successive indagini hanno condotto a un gruppo criminale, formato da 11 persone, dedito al traffico transnazionale di cocaina proveniente dai paesi del Nord Europa.

Capo del sodalizio sarebbe secondo gli inquirenti un 32enne albanese da diversi anni in Italia, con alle spalle precedenti arresti legati al mondo della droga. L’uomo pochi giorni dopo l’arresto del complice, temendo di essere stato scoperto, si era trasferito in Germania nella cittadina di Erfstadt, località diventata la base del sodalizio e ritenuta sulla base delle attività svolte anche il punto di smistamento dello stupefacente proveniente dai vicini Paesi Bassi per poi proseguire verso l’Italia.

Secondo quanto ricostruito dai militari, il gruppo era molto legato, anche perché nove uomini erano cugini. Il sistema di spedizione, come monitorato in più occasioni, era rodato e l’organizzazione aveva particolare cura dei dettagli per evitare che i carichi venissero intercettati dalle forze dell’ordine. Le spedizioni erano piccole (generalmente di poco superiori al chilogrammo) ma frequenti e il capo si avvaleva o dei componenti il sodalizio che ad un controllo di polizia risultavano incensurati, oppure di terzi esterni all’organizzazione che si prestavano al trasporto. Inoltre, era consuetudine celare la vera natura del viaggio con impieghi di facciata quale, ad esempio, il trasporto di auto destinate all’esportazione nel mercato extra Unione europea. Più precisamente, l’organizzazione secondo gli inquirenti utilizzava auto che venivano acquistate in Germania, intestate al corriere e ritargate con il contrassegno necessario per l’esportazione in paesi extra Ue, nello specifico in Albania. Durante il viaggio veniva eseguito il trasporto della droga che si fermava a Firenze.

I carabinieri sono riusciti ad intercettare alcuni carichi, arrestando in flagranza i corrieri. Un trasporto è stato intercettato il 24 marzo 2016 a Dicomano, quando è stato arrestato un 32enne albanese trovato in possesso di 100 grammi di cocaina; un secondo sequestro è stato effettuato il 30 marzo 2016 a Campi Bisenzio, quando a cadere nella rete dei militari fu un 38enne residente a Borgo San Lorenzo, unico italiano del sodalizio, trovato in possesso di circa 1,5 kg di cocaina; il terzo sequestro è stato effettuato il 1° settembre 2016 a Prato. Qui fu arrestato un corriere di nazionalità albanese trovato in possesso di 19 kg circa di marijuana, nascosti all’interno della cabina del proprio camion.

Nel corso delle indagini sono stati inoltre individuati alcuni soggetti che, dopo aver acquistato cocaina dal gruppo albanese, rivendevano al dettaglio lo stupefacente nelle province di Firenze e Prato. È il caso di un cittadino marocchino di 30 anni residente a Prato, in possesso di regolare permesso di soggiorno, arrestato nel corso dell’operazione. Secondo gli investigatori acquistava dal gruppo albanese, con regolarità, la cocaina che poi spacciava al dettaglio nella zona di Prato.

Le misure cautelari sono state eseguite sia in Italia che all’estero. Nel corso dell’operazione che ha portato alle catture sono stati impiegati circa 50 carabinieri del Nucleo investigativo, delle Compagnie di Firenze e Borgo San Lorenzo, del Comando provinciale di Prato, due unità cinofile antidroga del Nucleo cinofili di Firenze e Pesaro. Sono in corso le ricerche degli altri due componenti della banda, di nazionalità albanese, localizzati all’estero, da parte della polizia tedesca e albanese. Per gli indagati arrestati in Albania saranno avviate le procedure per l’estradizione in Italia.